Da star della lirica ha calcato per più di mezzo secolo i palcoscenici del mondo intero e ha sostenuto oltre 150 ruoli, ai successi nei teatri ha aggiunto negli anni Novanta la straordinaria popolarità conquistata dal gruppo dei Tre Tenori (formato insieme a Luciano Pavarotti e José Carreras) che ha portato l'opera negli stadi. Plácido Domingo, ottant'anni compiuti lo scorso gennaio, una seconda giovinezza come baritono e direttore, è stasera a Lubiana, ospite fra i più attesi del festival estivo, rassegna ricca di nomi eccellenti della scena musicale internazionale. Un grande ritorno, quello dell'artista madrileno, dopo il Requiem verdiano con Orchestra e Coro della Filarmonica slovena diretto dal maestro due anni fa. Stavolta, cambio d'abito e panni del cantante, con alcune delle più belle pagine del melodramma italiano da Verdi a Puccini, senza trascurare il repertorio della zarzuela (l'opera spagnola), il genere con cui iniziò, giovanissimo, la sua gloriosa carriera. Con lui sul palco del festival allestito nella piazza del Congresso i soprani Saioa Hernández e Sabina Cvilak. L'Orchestra sinfonica della Radiotelevisione slovena sarà diretta da Jordi Bernàcer, con cui Placido Domingo lavora da anni e che ha collaborato con grandi come Zubin Mehta e Lorin Maazel.
Biglietti da 50 a 200 euro commisurati alla levatura del personaggio e green pass obbligatorio.
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