Le opere di Armando Pizzinato esposte nel Museo civico d'arte museo pordenonese, tra cui "Paesaggio astratto", un'opera strutturata sull'idea di figure geometriche e linee perfettamente eseguite, e "Composizione", un olio su tela dalle notevoli dimensioni.

Armando Pizzinato diventa protagonista di una mostra, importante per la città che la ospita, Pordenone. Il curatore Casimiro di Crescenzo ha raccolto le opere dell'artista nato a Maniago nel 1910 ma formatosi a Venezia, dove ha passato gli anni giovanili, frequentando l'Accademia di Belle Arti. Fu a Venezia che Pizzinato realizzò numerose opere che ritraggono il paesaggio lagunare, da cui possiamo percepire che non si limita a guardare e a ricreare opere puramente astratte ma realizza anche quadri dove la figura è ben definita.

Nel 1960 decise di ristabilire i rapporti con la città di Pordenone. L'idea del curatore è quella di creare una nuova retrospettiva, dove si possono ammirare le opere di Pizzinato, vissuto nel periodo di artisti come Emilio Vedova, Giuseppe Santommaso e altri.

Il suo stile guarda al cubismo di Picasso al futurismo, affronta tematiche di grande attualità tipiche del periodo in cui vive. Inoltre, nella seconda metà del secolo scorso aderisce al movimento Fronte Nuovo delle Arti. Lo abbandona successivamente per avvicinarsi al surrealismo.

A vent'anni dalla sua scomparsa il sindaco di Pordenone Alberto Parigi ha sottolineato l'importanza di avere in mostra alcune delle opere dell'artista morto a Venezia nel 2004. Si tratta di dipinti e opere su carta, molte delle quali inedite o raramente esposte, che illustrano la sua adesione appassionata e sincera al Fronte Nuovo delle Arti.

La retrospettiva rimarrà visitabile sino al sei gennaio nel Museo Civico d'arte di Pordenone.

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO