Laura Marchig questo spettacolo lo definisce un "docu-recital". Perché "Processo a Oskar Piškulić", che l'autrice fiumana ha scritto a quattro mani con Diego Zandel, narratore ed editor figlio di esuli da Fiume, si fonda , appunto, sul 'documento'. Un'intervista - innanzitutto - che Piškulić, nel 1945 capo della OZNA, la polizia politica jugoslava a Fiume, rilasciò nel 1990 alla stessa Marchig, allora giovane giornalista del quotidiano La Voce del Popolo; e sugli atti del processo istruito dalla magistratura italiana nei confronti di Piškulić proprio a seguito di quella intervista. L'accusa che gli venne contestata fu quella di aver causato "con premeditazione la morte, per il solo fatto che erano italiani, degli antifascisti Nevio Skull, a cui spararono un colpo alla nuca, Giuseppe Sincich, che uccisero a colpi di mitra seviziandone il corpo, e Mario Blasich che strangolano nel suo letto", come scrisse all'epoca del processo l'agenzia Ansa. L'imputato ne uscì prosciolto per un vizio di forma. "Vogliamo fare chiarezza - spiega Laura Marchig a Radio Capodistria - su un episodio tragico della nostra storia sul quale ci si è lavati le mani. È ciò che fatto anche la magistratura italiana, alla fine. E rendere così giustizia alle vittime". "Processo a Oskar Piškulić" va in scena stasera a Torino all'interno di "Propedeutica, azioni, incontri eventi in attesa di Fiume capitale europea della cultura 2020", una manifestazione a cura del Circolo Culturale Istriani Fiumani e Dalmati del capoluogo piemontese. E dopo la prima torinese? "Noi speriamo sicuramente che lo spettacolo venga riproposto, c'è grande interesse da parte della Comunità degli italiani di Fiume, ma anche da Roma e altre località".
Il recital, che vede in scena gli stessi Laura Marchig e Diego Zandel, è coprodotto dal Circolo Istriani, Fiumani e Dalmati con l'Associazione Stato Libero di Fiume e con Fedra Art Project, neonata realtà artistica fondata dall'autrice fiumana, ora alla sua prima 'uscita'.
Ornella Rossetto