Il Centro di ricerche storiche di Rovigno si caratterizza per un percorso ormai lungo e un prestigio consolidato di ente di eccellenza nel campo degli studi e della ricerca, una delle realtà più dinamiche e attive in ambito storiografico nell'area altoadriatica. L'attività iniziata con il primo volume degli "Atti", apparso nel 1970, è testimoniata da centinaia di pubblicazioni, fra le quali spiccano diversi e importanti periodici, che si propongono non solo come un'espressione della ricerca storica della nostra minoranza, ma rappresentano il punto d'incontro di studiosi locali, della madrepatria, sloveni e croati, svolgendo così quell'opera mediatrice fra tradizioni intellettuali diverse che è da sempre fra i cardini del CRS.
Nel novero delle riviste "maggiori", i "Quaderni" trattano in particolare l'età contemporanea, indagata in tutti suoi complessi e controversi aspetti politici, economici, sociali e culturali. Anche l'ultimo volume, il 33°, come sempre una coedizione con l'Unione italiana e l'Università popolare di Trieste, si presenta con un indice degli argomenti molto ricco e diversificato. Si apre con un saggio sulla Grande guerra nella riflessione storiografica di Antonio Sema, storico militare di origini piranesi scomparso nel 2007 che per primo - scrive l'autore Matteo Giurco - evidenziò l'importanza dell'elemento etnonazionale nel corso delle battaglie sul fronte isontino.
Altri contributi riguardano la lotta antimalarica a Rovigno nel primo dopoguerra, i restauri della basilica eufrasiana di Parenzo, "gemma delle terre redente" - oggi nella lista Unesco dei beni patrimonio dell'umanità - fra gli anni Venti e Trenta , e poi ancora una pagina di storia regionale poco conosciuta e studiata come la situazione degli ebrei in Istria nel periodo della promulgazione delle Leggi razziali del 1938 che Daniela Bišić Martinčić ha ricostruito sulla base di ricerche condotte presso l'Archivio di Stato di Pisino. Infine Orietta Moscarda, direttrice dei "Quaderni" e ricercatrice del CRS, esamina politica e organizzazione dei quadri dell'Ozna /Udba, la Sezione per la sicurezza del popolo del movimento partigiano e della Jugoslavia comunista fra gli anni Quaranta e Cinquanta.
Completano il volume note e documenti, con altre stimolanti letture.