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Cento anni dopo per celebrare i Ragazzi del '99 ed elevare note di speranza e di fiducia. E' una delle sorprese musicali del ventisettesimo Mittelfest firmato dal neodirettore artistico Haris Pašović il concerto di parole e musica che mercoledì sera, in piazza Duomo a Cividale, ricorderà i giovani caduti della prima guerra mondiale. Coproduzione con il Festival di Lubiana dove il concerto sarà proposto venerdì, vedrà esibirsi l'Orchestra internazionale di Lubiana, composta per lo più da musicisti anch'essi giovani provenienti da diversi Paesi, tra cui Italia, Slovenia e Austria: nazioni che dialogano al Mittelfest e che un secolo fa si trovarono a combattere su fronti contrapposti. Ad affiancarli sul palco la Filarmonica di Sarajevo, che porta con sé il ricordo della sanguinosa e tragica guerra in Bosnia. E come solista al pianoforte la pugliese Viviana Lasaracina, "una brillante Millennial", spiega Haris Pašović, regista bosniaco che durante l'assedio di Sarajevo realizzò un leggendario "Aspettando Godot". Per la sua prima edizione della rassegna cividalese ha scelto come focus proprio i giovani nati a cavallo del millennio, la generazione che sarà il futuro dell'Europa. Il programma del concerto si apre con le "Pagine di guerra" del 1915 di Alfredo Casella e prevede, fra l'altro, un recentissimo brano del compositore ungherese Peter Eotvos, "Alle vittime senza nome", commissionato congiuntamente al musicista dalla Filarmonica della Scala, l'Accademia di Santa Cecilia, l'Orchestra sinfonica della Rai e il Maggio musicale fiorentino. (o.r.)
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