Nei giorni dell'anniversario della strage di via D'Amelio a Palermo che 31 anni fa costò la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque agenti della sua scorta, non passa inosservato lo spettacolo "Rita e il giudice. Storia di scelte, padri e mafia", in programma venerdì 21 luglio sulla spiaggia di Valdoltra per il Festival estivo del Litorale (ore 21.30). Il lavoro, interpretato da Evarossella Biolo, è una proposta di Matàz Teatro di Padova, e porta in scena la storia di Rita Atria, giovanissima testimone di giustizia morta suicida a soli 17 anni dopo l'attentato di via D'Amelio, di cui la ragazza, cresciuta in Sicilia in una famiglia di mafiosi, è considerata la "settima vittima". Firma il testo e cura la regia Marco Artusi, direttore artistico di Matàz Teatro.
Artusi, raccontare per non dimenticare mai?
"Assolutamente sì. È una necessità, e soprattutto è una necessità che non deve diventare museale. Ricordare non significa mettere un santino o accendere un cero a Paolo Borsellino, a Giovanni Falcone, ai ragazzi della scorta e a quanti hanno dato la loro vita per la legalità: significa essere noi stessi portatori di quella legalità. Lo scopo del nostro spettacolo è anche questo, parlare di una ragazza che ha fatto un percorso e che si è resa conto che non possiamo demandare solamente a dei grandi personaggi illustri la lotta alla mafia, ma che dev'essere un lavoro quotidiano di tutti noi".
Proprio questo è il motivo per cui "Rita e il giudice" è uno spettacolo che Matàz Teatro porta anche nelle scuole ...
"È una necessità che sentiamo viva. Prima di tutto perché pensiamo che il teatro debba essere un mezzo di lavoro sulla democrazia. E democrazia significa discussione, e discutere significa conoscere i fatti e mettersi in moto affinché si possa cambiare qualcosa. Questo è il nostro modo di intendere il teatro e per questo abbiamo anche costruito Rita e il giudice"
Dopo quello con la compagnia padovana, il Festival estivo del Litorale riserva altri due appuntamenti, "Vivaldiana", spettacolo di danza dello Spellbound Contemporary Ballet di Roma su musiche di Antonio Vivaldi, all'Auditorium di Portorose sabato 22 luglio; e "Mario e il Mago" dello Stabile sloveno di Trieste che il giorno dopo, sulla spiaggia di San Simone a Isola, chiuderà l'edizione numero trenta della rassegna.