È la conclusione di un percorso, di un'esperienza formativa che li ha fatti crescere e ha dato loro le competenze per sviluppare un pensiero critico e affrontare, subito dopo, una nuova fase della loro vita. Per gli studenti dei licei, in Slovenia iniziano oggi gli esami di maturità, e il via è con la prova della prima lingua, la più importante nella tradizione scolastica, per il suo significato culturale. I ragazzi delle due scuole della minoranza italiana, il Carli di Capodistria e il Sema di Pirano - in tutto una trentina, fra cui parecchi esterni -, saranno chiamati a elaborare un saggio argomentativo sul tema del viaggio nella letteratura italiana, traccia indicata come prassi dalla Commissione nazionale presieduta dalla professoressa Nives Zudič Antonič fin dallo scorso anno scolastico. Ciò che si vuole indagare sono la capacità di scrittura e la cultura letteraria acquisita nei quattro anni di studio, spiega la docente. In vista della prova sono stati assegnati in lettura guidata autori come Vittorini, Sciascia, Calvino e Tabucchi.
Ma, per quanto importante, quello di oggi sarà solo un primo approccio e quasi una sorta di prologo della maturità. Le lezioni non sono ancora finite e le fatiche degli esami riprenderanno, dopo una pausa, il 27 maggio. Cinque sono le materie previste nei licei: oltre a italiano, che comprende un secondo scritto, di competenza linguistica, ci saranno lingua straniera e matematica, più due materie a scelta del candidato. Quanto ai risultati, usciranno il 10 luglio, e come d'abitudine ogni studente potrà scoprire il suo sul sito del Centro nazionale esami a partire dalle sette del mattino.
La maturità liceale si svolge quest'anno in 83 istituti distributi sul territorio del Paese, con 6.275 candidati alla loro 'prima volta' (un numero leggermente più alto di un anno fa). Nella prima sessione d'esame (una seconda si tiene tra agosto e settembre) il tasso dei promossi, negli ultimi anni, oscilla fra l'84 e l'87%. Su base annua, invece, si toccano punte dell'86-89%.