Un significativo concerto 'fuori porta' per l'ensemble Il terzo suono del Tartini Festival di Pirano, che il 9 ottobre torna ad esibirsi a Padova, nella chiesa di Santa Caterina, dove è custodito il sepolcro del celebre violinista, compositore e teorico della musica nato a Pirano nel 1692, e che nella città veneta morì esattamente 250 anni fa, nel 1790. Un appuntamento, quello padovano, che si realizza nel solco di una ormai consolidata collaborazione tra il piranese Festival Tartini e il Veneto Festival, Festival internazionale Giuseppe Tartini, fondato cinquant'anni orsono dal compianto maestro Claudio Scimone, benemerito nella valorizzazione della grandezza del musicista settecentesco. L'Orchestra dei Solisti Veneti al completo, ora diretta da Giuliano Carella, è stata applaudita la scorsa estate a Pirano in occasione di un concerto per la ricorrenza tartiniana che ha proposto un repertorio interamente dedicato al Maestro delle Nazioni, come Tartini fu soprannominato per la fama raggiunta in tutta Europa dalla sua scuola di violino padovana. Una serata che ha saputo regalare intense emozioni sia pure a un pubblico purtroppo ridotto per le restrizioni dettate dalla situazione sanitaria. Ed ecco ora che il Veneto Festival restituisce l'ospitalità convocando nuovamente il gruppo cameristico sloveno raccolto sotto l'egida del nome di un fenomeno acustico - il terzo suono - identificato da Tartini, nel segno di un comune omaggio all'artista piranese e dei ponti musicali fra Padova e l'Istria. (ornella rossetto)
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