Uno spazio espositivo permanente dedicato a Tartini, con molti preziosi cimeli, oggetti e documenti dell'artista settecentesco, giunti al Conservatorio di Trieste che porta il suo nome attraverso lasciti e donazioni. Dalla parrucca a un crocifisso a una custodia di violino alla maschera mortuaria fino ai due manoscritti autografi reperiti sul mercato antiquario che rappresentano l'acquisizione più recente. Aprirà al pubblico nella data clou delle celebrazioni tartiniane, anticipa il presidente del Conservatorio Lorenzo Capaldo. "La sala è stata da poco restaurata e il 26 febbraio la presentiamo. Nella stessa data sarà presentato l'epistolario che è stato curato in collaborazione con l'Università di Padova ed è forte di un'ottantina di inediti che arricchiscono il patrimonio conoscitivo su questo grande musicista e intellettuale".
La pubblicazione delle lettere, un'edizione plurilingue realizzata nell'ambito del progetto Interreg tARTini che unisce, nel nome del Maestro delle Nazioni, Italia e Slovenia, permetterà di conoscere meglio la poliedricità del suo genio e la vita musicale del tempo di cui Tartini fu uno dei protagonisti, spiega la co-curatrice Margherita Canale, musicologa e docente al Conservatorio triestino. "È un epistolario che ci fa vedere Tartini in contatto con personalità della musica e della cultura ma anche - per esempio - di matematici presenti nelle corti europee, un Tartini quindi inserito pienamente nella cultura del suo tempo anche a livello di intellettuale. Oppure il didatta attento all'inserimento professionale degli allievi, che segue nei contatti con i mecenati, i principi che promuovevano delle cappelle o volevano avere al loro servizio dei musicisti formati in Italia. Senza trascurare la parte, interessantissima, inerente quegli studi fisico-acustici, matematici, che erano una sua passione e che hanno aperto la strada agli studi successivi sulla fisica del suono".
Parte del materiale epistolare confluito nel volume proviene dalla natale Pirano, città che conserva importanti testimonianze autografe di GiuseppeTartini.
Ornella Rossetto