Come terza tappa del progetto gli organizzatori hanno voluto proporre una mostra divulgativa corredata da un catalogo, a cura di Kristjan Knez e Roberta Vincoletto del Centro culturale Carlo Combi di Capodistria, che riassume in forma sintetica il ben più voluminoso catalogo generale a cura dell'esperto Flavio Tossi, già presentato l'estate scorsa a Pirano in occasione della data del bicentenario della nascita del celebre pittore piranese dell'Ottocento. Un lavoro certosino quello di Tossi, frutto di tre decenni di studi e ricerche, che ne riassume la vita, le opere e il contesto storico nel quale visse e operò Cesare Dell'Acqua a partire dagli studi a Venezia, quindi negli anni triestini e in quelli della maturità artistica a Bruxelles, dove si era definitivamente stabilito e dove morì nel 1905. Nella città giuliana e in quella belga l'artista ha lasciato gran parte della sua produzione, dipinti a olio, acquerelli, disegni e stampe, litografie a colore. Vissuto lontano dalla città natale, Dell'Acqua non dimenticò mai Pirano e nonostante siano solo due i quadri conservati in regione il Catalogo generale viene a documentare quanto finora conosciuto sul suo lavoro facendo riscoprire la figura dell'artista, prestigioso interprete del genere storico. L'evento, a cui hanno partecipato tra gli altri il console generale d'Italia a Capodistria Giovanni Coviello e il vicepresidente dell'Università popolare di Trieste Paolo Rovis, ha permesso ai relatori Mario Steffè e Kristjan Knez di illustrare in forma dettagliata con le diapositive le opere comprese nel Catalogo. Un percorso alternativo ai limiti imposti alla partecipazione in presenza alla mostra allestita a Palazzo Gravisi, che non ha potuto ospitare il grande pubblico a seguito del peggioramento della situazione sanitaria nel Paese. (mid)
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