A Fiume, dove era nato e ha trascorso la sua vita, Romolo Venucci è noto e riconosciuto, ma nonostante negli anni Trenta fosse stato definito uno tra i pittori più moderni d'Italia, il suo nome resta oggi misconosciuto nella storia dell'arte sia croata che italiana. Rivelare la sua opera è allora il compito che si è proposto a Trieste l'Irci - l'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata - con la mostra che si apre oggi al Museo di via Torino, "Romolo Venucci. Viaggio verso l'astrazione", realizzata in collaborazione con il Museo Civico di Fiume e visitabile fino al 2 luglio.
Nato nella Fiume ungherese nel 1903, con un cognome magiaro-boemo ((Wnoucsek), e morto nel 1976, Romolo Venucci - pittore ma anche scultore formatosi all'Accademia di belle arti di Budapest - iniziò aderendo alle formulazioni avanguardistiche del costruttivismo e del futurismo che costituivano il terreno comune di tanti giovani artisti attivi fra le due guerre. Venucci ha dalla sua il talento, che gli guadagna l'attenzione della committenza e della critica, e comincia a esporre, non solo nella sua città ma anche in altre province italiane, a Roma, Genova, Firenze. Negli anni del secondo dopoguerra dipinge scorci della Cittavecchia fiumana in modi più prossimi al realismo, mentre negli anni Sessanta la sua costante sperimentazione lo porterà a indagare nuove possibilità espressive attraverso la pittura astratta.
Accanto alla sua ampia produzione artistica è poi da ricordare la posizione di protagonista che nella Fiume divenuta croata Romolo Venucci ha avuto nell'ambito della cultura artistica della comunità nazionale italiana, maestro di tanti giovani artisti italiani di Fiume con i corsi di pittura da lui diretti a Palazzo Modello, che affiancò all'opera di insegnante prestata nelle scuole.
Oggi il nucleo principale delle sue opere è conservato al Museo d'arte moderna e contemporanea di Fiume, al cui costante impegno promozionale si affianca l'Unione italiana, nella comune volontà di valorizzare il lascito e la statura di questo pittore, intenso interprete e sperimentatore del Novecento.