Omaggio a Canova nel bicentenario della morte. In Veneto la macchina organizzativa in vista del 2022 si è messa in moto da tempo, con Vittorio Sgarbi regista degli eventi in veste di presidente della Fondazione intitolata al grande scultore capofila del Neoclassicismo. Un calendario di appuntamenti che prevede mostre e restauri tra Possagno e Bassano del Grappa, i due comuni che, insieme, rappresentano di fatto il più importante polo canoviano del mondo. Possagno, nel Trevigiano, oltre ad essere la città natale di Canova, ospita il grandioso Tempio eretto come edificio parrocchiale su progetto dell'artista, che vi è sepolto, e la non meno celebre Gypsoteca, in cui sono conservati quei modelli originali in gesso che permisero al maestro di realizzare copie identiche in marmo delle sue opere. Centinaia di statue, a cui si aggiungono bozzetti e dipinti. Mentre il Museo civico di Bassano del Grappa custodisce altre preziose testimonianze del genio creativo canoviano, donate sempre dal fratellastro, monsignor Giovanni Battista Sartori, tra disegni, incisioni, oltre alla biblioteca personale dello scultore e un ricchissimo epistolario. In attesa di conoscere il calendario completo degli eventi, le due mostre già annunciate avranno come protagoniste due opere sottoposte a restauro, il gesso di Ebe, coppiera degli dei, colpito dai bombardamenti del 1945, e la Paolina Borghese, danneggiata l'estate scorsa da un turista per un selfie. Da pochi giorni anche la Gypsoteca Canoviana di Possagno con il ritorno del Veneto in zona gialla ha potuto riaprire al pubblico, e lo ha fatto con alcune interessanti novità, un laboratorio di restauro di opere pittoriche di Canova e un ciclo di incontri sulla scultura fra Quattro e Novecento, con un approfondimento particolare sul territorio veneziano e veneto, e la partecipazione di importanti studiosi.
Ornella Rossetto