La Cattedrale dell'Assunta è senza ombra di dubbio una delle attrazioni più conosciute e visitate di Capodistria. Diocesi dal XII secolo, le sue origini risalirebbero addirittura alla fine del IV secolo. Per avvicinare ulteriormente questo monumento storico-artistico alla cittadinanza e ai turisti nostrani e stranieri la parrocchia capodistriana, guidata da padre Primož Krečič ha deciso di aprire le porte del Duomo e del vicino battistero, la rotonda di San Giovanni Battista, al pubblico per delle visite guidate. Si andrà avanti fino alla fine del mese. Incaricata di accompagnare i visitatori in questo breve tour la guida turistica Vita Beader.
"Abbiamo iniziato questo periodo sperimentale lunedì scorso (12 agosto) e andremo avanti fino alla fine di agosto e poi vedremo cosa fare per il futuro. L'iniziativa è partita dalla parrocchia, dal nostro parroco Primož che ha pensato di aprire le porte a questi due importanti monumenti e per farli conoscere più da vicino anche alle persone che vivono a Capodistria e che per esempio non hanno mai visitato dall'interno l'ex battistero, che è solitamente chiuso al pubblico" ci racconta Vita.
Informazioni base per questa visita che dura circa mezz'ora e che su richiesta viene eseguita in sloveno o italiano o inglese.
"Presento la chiesa e l'ex battistero in modo semplice e interessante; parlo delle opere dei Carpaccio, se ci sono novità che riguardano il restauro delle opere o la ristrutturazione della chiesa. Parlo del nuovo organo, giunto in dono dalla Svizzera che presto prenderà posto nella cantoria."
Della facciata di impronta gotica e romanica perché realizzate in diverse fasi alla camminata lungo la navata centrale passando per i sette altari della chiesa, tra cui uno ligneo, prima di fermarsi ad ammirare le importanti opere d'arte esposte come la Sacra Conversazione o la Madonna in trono con bambino e santi come anche conosciuto il dipinto di Vittore Carpaccio, pala che risale al 1516, attualmente sottoposta a restauro e sostituita da una copia, e le opere del figlio Benedetto Carpaccio. La sedia vescovile, il sarcofago di San Nazario alla cripta dove è sepolto monsignor Janez Jenko, vescovo di Capodistria tra il 1977 e il 1987. Ancora in restauro la statua della Pietà fortemente danneggiata da un vandalo nel 2016, meno danni subì ricorderemo la statua di Maria con Gesù. Una visita anche alla rotonda di San Giovanni Battista o cappella della Madonna del Carmine risalente al XII secolo. Tutto questo è possibile vedere da ammirare ogni giorno, previa prenotazione, assieme a Vita Beader.
"In questi primi giorni è andata bene, abbiamo avuto ospiti dall'Italia e dalla Slovenia ma anche abitanti del posto. Sono molto interessati al battistero perché solitamente è chiuso e poco accessibile. Qualcuno non l'aveva mai visitato dall'interno e c'è molta curiosità."
Le visite sono in programma ogni giorno alle 10.30, festivi e domeniche alle 11, previa prenotazione telefonica, ma l'orario è flessibile, ci dice la simpatica Vita, dipende dall'interesse. (ld)