"Il Coreper ha ultimato la preparazione della decisione del Consiglio di abolire i controlli alle frontiere terrestri interne con Bulgaria e Romania a partire dal 1° gennaio 2025", a farlo sapere la presidenza ungherese dell'Unione Europea. L'adozione formale è prevista dal Consiglio Affari Interni e Giustizia del 12 dicembre.
"Congratulazioni ai cittadini di Bulgaria e Romania! Avete aspettato così a lungo! Fate parte di Schengen e dovreste beneficiare appieno delle libertà di Schengen: la decisione odierna del Coreper dimostra che ciò avverrà a partire dal 1° gennaio 2025", ha commentato a margine la Commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson.
Un passo storico per questi due paesi che da anni sono in attesa della luce verde da parte ella UE, nonostante si siano impegnati a rispettare tutti gli standard richiesti per l'adesione.
A bloccare l'iter, fino a pochi giorni fa, era l'Austria, che venerdì durante un incontro organizzato a Budapest tra i ministri degli interni dei tre paesi ha firmato un accordo con il quale è stato formalizzato l'impegno a rafforzare le misure contro l’immigrazione irregolare e a velocizzare le deportazioni dei richiedenti asilo respinti. Vienna ha, quindi, deciso di ritirare il proprio veto ad ulteriori allargamenti, sostenendo che l’Area Schengen non sarebbe stata in grado di gestire adeguatamente l’immigrazione irregolare.
Una vittoria azzoppata, visto che in realtà si tratta di un'apertura all'inizio solo parziale. Nell'accordo firmato a Budapest, infatti, si è anche detto che saranno istituiti controlli temporanei tra Ungheria e Romania e tra Romania e Bulgaria per almeno sei mesi, al fine di prevenire eventuali minacce alla sicurezza pubblica e come dimostano i controlli anche ai nostri confini da sei mesi si passa facilmente ad anni.
Barbara Costamagna