Il gruppo responsabile dei cyberattacchi ha minacciato di interferire con le elezioni locali previste per questa domenica: “Il governo belga esaminerà presto una proposta per l’acquisto e il trasferimento di tre unità di artiglieria Caesar in Ucraina” hanno scritto, aggiungendo di aver deciso di “far visita al Belgio russofobo per mostrare loro come finiscono le iniziative a sostegno del regime criminale di Kiev”. Tra i bersagli dell’attacco informatico figurano i siti web delle province di Limburgo, Liegi, Fiandre orientali, Brabante fiammingo e Brabante vallone, oltre al sito della città di Anversa e quello della Camera dei rappresentanti. L’attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione informatica legata alla guerra in Ucraina, infatti nella notte del 7 ottobre, i servizi online della tv pubblica russa sono stati colpiti da un “attacco hacker senza precedenti”. Il cyberattacco ucraino ha coinvolto anche il sistema giudiziario russo, e a tal proposito è intervenuta l’agenzia di stato Ucraina, Ukrinform, la quale ha dichiarato citando una fonte anonima che "nel giorno del compleanno del leader del Cremlino, Vladimir Putin, gli specialisti informatici della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina, hanno paralizzato il lavoro del sistema giudiziario dello stato aggressore”.
Episodi di questo genere ricordano operazioni simili del recente passato, ad esempio il gruppo di hacker noto come Head Mare che colpì la Russia e la Bielorussia, caso in cui il cyberspazio è stato utilizzato come arena di scontro.
B.Ž.