Foto: Thierry Monasse/STA
Foto: Thierry Monasse/STA

Borut Pahor ha espresso la speranza che il governo garantisca presto un finanziamento stabile alla STA che - secondo le sue parole - se lo merita, proprio per l'inestimabile lavoro che svolge, anche alla luce del 30-esimo anniversario dalla sua istituzione.
Si aspetta inoltre una procedura molto rapida per la nomina di due procuratori delegati europei; il paese che detiene la presidenza del Consiglio dell'Ue - secondo Pahor - dovrebbe essere da esempio; inoltre, difficilmente troverà una scusa per non aver garantito la nomina in tempo utile.
Il presidente ritiene che i due problemi siano risolvibili e conta sul buonsenso dell'esecutivo di Lubiana: "Dal governo, con il quale collaboro e per questo vengo anche criticato, mi attendo che capisca la serietà delle questioni poste e che le risolva poiché ne va anche della reputazione del nostro Paese". La presidenza del Consiglio dell'Ue è un’opportunità per la Slovenia di dimostrarsi un paese europeista sia in termini politici che organizzativi.
Tecnicamente è già tutto pronto per l'assunzione della presidenza, il capo dello Stato ha chiesto a tutte le parti coinvolte di collaborare e unire le forze per consolidare l'immagine della Slovenia in Europa e nella comunità nazionale. Ha inoltre sottolineato l'importanza della comunicazione: ciascuna dichiarazione dei rappresentanti del Paese farà eco anche nell'Ue.
Pahor ha discusso a riguardo pure con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il capo dell'Europarlamento, David Sassoli, ed il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Sul tavolo, inoltre, la conferenza sul futuro dell'Ue, la ripresa economica e altre questioni legate alla pandemia di Covid-19, nonché i rapporti dell'Unione con i paesi dei Balcani occidentali.


E. P.