Slittano di un anno i lavori di manutenzione al traforo del Monte Bianco, mentre tra sabato e domenica è prevista la riapertura del Frejus, in attesa del completamento dei lavori di messa in sicurezza sul versante francese, a poche settimane dalla frana nella valle della Maurienne. Evitato così il rischio paralisi, che con la chiusura del tunnel inizialmente prevista da lunedì prossimo fino a metà dicembre avrebbe rischiato di rendere praticamente impossibile il traffico lungo quella tratta, dal momento che anche il collegamento ferroviario è sospeso e, come spiegato dai ministri delle Infrastrutture dei due paesi, non sarà ripristinato prima di un paio di mesi.
I lavori di manutenzione avranno una durata senza dubbio abbreviata, di 6/7 settimane invece delle 15 previste, sempre in un'ottica di migliorare la sicurezza dell'infrastruttura senza paralizzare il transito.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affidato a un post su X la sua reazione, nel quale esprime soddisfazione per il rinvio della chiusura dei lavori. Inoltre da parte italiana è stata ribadita la richiesta di individuare le soluzioni tecniche più efficaci ed opportune per rendere la galleria del Monte Bianco in linea con i più moderni standard di sicurezza, valutando anche l'ipotesi di aprire una seconda canna.
I comuni del territorio hanno tirato un sospiro di sollievo di fronte al rinvio, pur chiedendo di non fermarsi qui. Secondo l'associazione dei comuni montani "serve una vera programmazione in tutto il nord-ovest, per Alpi-cerniera e non barriera, con proposte di buon senso, per evitare non solo l'isolamento del Piemonte, della Val d'Aosta e della Liguria, bensì di tutto il Paese".
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