Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo/Borut Živulović
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Il ministro è stato anche al centro clinico universitario di Lubiana dove sono ricoverati due dei feriti, con ustioni particolarmente gravi, altri due sono in cura al centro clinico di Maribor. Accompagnato dalla Ministra della Saluta, Valentina Prevolnik Rupel, ha ringraziato il personale sanitario che si sta prodigando per salvare le vite dei pazienti, quotidianamente informa i colleghi a Skopje sull'andamento delle cure e cui vengono sottoposti. Le loro condizioni sono in miglioramento, ha detto Mucunski, ma restano ancora molto gravi. Si trovano in Slovenia anche i familiari dei feriti ricoverati. Subito dopo la tragedia molti paesi si sono mossi per aiutare la Macedonia del Nord, anche attraverso il meccanismo di protezione civile dell'Unione Europea. Oltre cento feriti nel rogo, quelli con ustioni più gravi, sono stati ricoverati all'estero, in 15 paesi. Durante l'incontro la capo diplomazia slovena, Tanja Fajon, ha detto che al momento la Macedonia del Nord, non necessita di ulteriori aiuti, la Slovenia resta comunque pronta a garantire assistenza aggiuntiva in caso di bisogno. Il ministro macedone è tornato sulle cause del tragico incendio, ammettendo ancora una volta che quanto accaduto è la conseguenza di una corruzione sistemica nel paese e ha aggiunto che dopo questa tragedia, che si sarebbe dovuta evitare, le autorità hanno assunto un atteggiamento proattivo, con l'obiettivo di portare sul banco degli imputati tutti i responsabili di quanto successo. Tra gli arrestai, lo ricordiamo, figurano l'ex ministro dell'Economia, Kreshnik Bekteshi, e l'ex segretaria di Stato per l'Economia, Razmena Čekić-Đurović, che avrebbe firmato una licenza falsa grazie a cui il locale operava. Le accuse nei confronti dei sospettati includono minaccia alla sicurezza pubblica, corruzione e acquisto illegale di materiale pirotecnico. Il sindaco di Kočani è stato interrogato, ma non è stato posto in stato di fermo. Tuttavia, ha già rassegnato le dimissioni in seguito alla tragedia.

Delio Dessardo