
Il presidente serbo, Aleksandar Vučič, ha spiegato che "la scadenza per formare il nuovo governo è il 18 aprile", se i deputati desiderano fare un tentativo. "Altrimenti, si andrà alle elezioni, dove la scadenza è di 45-60 giorni, il che significa che il voto si terrà all'inizio di giugno, il 1o o l'8 giugno", ha aggiunto.
Intanto nel paese aumentano le speculazioni riguardo al presunto uso, durante la protesta degli studenti di sabato scorso a Belgrado, dei cosiddetti cannoni sonici, illegali in Serbia. Le autorità continuano a negare di aver utilizzato il dispositivo e minacciano di sanzionare chiunque diffonda informazioni al riguardo. Le organizzazioni non governative, d'altro canto, chiedono un'indagine internazionale indipendente, secondo quanto riportano i media serbi. E pure la Commissione europea si aspetta che le autorità serbe conducano un'indagine trasparente e credibile sul presunto uso di cannoni sonici. Bruxelles ha anche sottolineato che la Serbia non deve limitare l'accesso dei giornalisti alle informazioni, dopo che delle squadre di giornalisti stranieri sono state respinte alla frontiera prima della protesta di sabato.
Al contempo anche la Slovenia è ancora in attesa di spiegazioni da parte delle autorità serbe in merito alla decisione di vietare l'entrata nel paese ad una squadra di giornalisti di POP TV. Lo ha affermato il segretario di Stato presso il Ministero degli Esteri, Marko Štucin, dopo la riunione dei ministri degli Esteri Ue a Bruxelles. "Ci opponiamo al fatto che ai giornalisti venga negato l'ingresso nel Paese e, naturalmente, siamo critici al riguardo", ha affermato, sottolineando che "la Slovenia sostiene la libertà di parola".