Il governo in carica soltanto per il disbrigo degli affari correnti. Il presidente della repubblica, Borut Pahor, ha avviato le consultazioni con i capigruppo parlamentari per decidere la data del voto.
20. marzo 2018 ob 17.02
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Lubiana, Parlamento - MMC RTV SLO
La Camera di Stato ha preso atto delle dimissioni del premier Miro Cerar. Viene così formalizzata la fine del mandato per l'intero governo. Nel suo breve intervento, Cerar ha ricordato i motivi della decisione, presa dopo la sentenza della Corte Suprema, che annullava il referendum sul secondo binario, e a suo dire - per gli eccessivi appetiti preelettorali delle forze politiche e di altri soggetti che hanno fatto vacillare i capisaldi su cui giurò al momento della nomina, nell'agosto del 2014: il rispetto dello costituzione, l'agire secondo coscienza e che avrebbe operato per il bene del paese. Il premier dimissionario ha ricordato i risultati in campo economico della Slovenia, lasciamo - ha detto - un paese migliore di quello che abbiamo trovato quattro anni fa. Cerar ha demandato al nuovo esecutivo le trattative con i sindacati del pubblico impiego, perchè fino alle elezioni, il suo governo si occuperà esclusivamente del disbrigo degli affari correnti. Intanto il presidente della repubblica, Borut Pahor, ha avviato le consultazioni con i capigruppo parlamentari per sondare le possibilità, remote, di proporre un nuovo mandatario per un governo ponte fino al termine naturale della legislatura, oppure di scegliere la strada, praticamente scontata, del voto anticipato. Dal canto suo il presidente Pahor ha fatto sapere che non intende proporre un nuovo mandatario, più possibiliste le forze politiche. Pareri discordanti anche sulla data del voto.
La capogruppo del partito del centro moderno, del premier Cerar, Simona Kustec Lipicer, ha detto che la Camera di Stato continuerà ad occuparsi fino alla fine del mandato solo di alcune questioni inderogabili come l'attuazione della sentenza arbitrale sui confini con la Croazia e l'adozione di una legge a tutela della Nova Ljubljanska Banka. La data per le elezioni dipenderà dalla volontà del Parlamento di approvare ancora alcune norme fondamentali. Per socialdemocratici e Desus, le date più gettonate sono 20 o 27 maggio. Andare al voto quanto prima, ha detto Franc Jurša capogruppo del partito dei pensionati, per il socialdemocratico Matjaž Han non è onesto nei confronti dei cittadini creare un vuoto di potere. Han ha confermato al presidente della repubblica che i socialdemocratici non intendono sostenere l'ex membro del partito Janko Veber che ha avanzato la propria candudatura a mandatario. Per formalizzarla necessiterebbe delle fime di 10 deputati. Per il partito democratico la data più papabile è il 10 giugno. Il presidente Pahor proseguirà le consultazioni incontrando i capigruppo di Sinistra, Nuova Slovenia, i deputati indipendenti nonchè i deputati al segio specifico italiano ed ungherese Roberto Battelli e László Göncz.
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