Se ne riparla fra due settimane: come molti si attendevano Roberto Dipiazza non è riuscito chiudere la partita al primo turno a Trieste, ma c’è mancato poco e ha accumulato un vantaggio che non sarà facile da recuperare per lo sfidante del centro sinistra Francesco Russo, che comunque incassa il primo risultato: arrivare il ballottaggio.
Nonostante qualche speranza alla vigilia fra lo staff del sindaco di chiudere la partita al premio turno, la necessità di un ballottaggio era stata evidente fin dai primi dati, arrivati con il contagocce a causa di un blocco dei sistemi informatici. Il sindaco uscente oscillava sempre fra il 45 e il 47 per cento: vicino, ma non abbastanza, alla soglia per l’elezione al primo turno. Dipiazza ha ottenuto comunque il 47 per cento dei voti, con Fratelli d’Italia che diventa il primo partito del centro destra con poco meno del 16 per cento, secondo solo al Pd in città con il 16,4.
Dall’altra parte Russo non ha assolutamente intenzione di mollare: ha ottenuto il 31,5 per cento, quasi 16 punti di distacco che però potrebbero essere colmati con l’appoggio di altre liste e due settimane di campagna elettorale per convincere gli indecisi.
Una campagna che è già iniziata: ritrovatisi faccia a faccia nell’area stampa del comune a risultati acquisiti, Dipiazza e Russo si sono scambiati le prime stoccate, lasciando prevedere un confronto tutt’altro che pacato, nonostante la stretta di mano. Il sindaco uscente ha affermato di non aver mai detto di poter vincere al primo turno, ma Russo ha chiesto il fact checking ai giornalisti.
Roberto Dipiazza non sembra spaventato da un possibile recupero del centro sinistra: “Sarebbe difficile - dice -, il nostro è un ottimo risultato, e mi fa molto piacere. Riconosco ai cittadini di Trieste intelligenza e competenza, e li ringrazio per avermi votato e di credere ancora in me”. Dipiazza ha anche definito “matematicamente impossibile” la vittoria al primo turno, perché “c’erano i 10 candidati, e l'ho detto in mille occasioni”.
“Finalmente – ha aggiunto - parleremo di programmi, perché finora ho sentito solo falsità, e i cittadini lo hanno capito. Questa è stata la peggior campagna elettorale che ho vissuto, perché questi morotei hanno deciso di dire soltanto menzogne. Accetterò di confrontarmi, come ho sempre fatto, nel ballottaggio, solo su programmi e fatti, ma non sono disposto ad accettare altre bugie”.
Accuse rinviate al mittente da Francesco Russo, che ha sottolineato come Dipiazza puntasse a vincere al primo turno e come ora inizi una nuova sfida. “Le liste che già mi appoggiano, più i giovani di Adesso Trieste, più il Movimento 5 Stelle, con gli ambientalisti, tutti insieme, sono più consistenti del centro-destra, e quindi la prospettiva di un cambiamento per Trieste è assolutamente realistica”. “In queste settimane – ha aggiunto - è successa una cosa simpatica, perché nei dibattiti ai quali il sindaco uscente Dipiazza non ha voluto partecipare, ci siamo trovati sempre con un sostanziale accordo programmatico con tutti gli altri soggetti di cambiamento. Di fatto una coalizione di cambiamento in questa città è già pronta per dare ai triestini un sindaco nuovo e una giunta nuova. Io credo che nelle prossime settimane il mio compito sarà semplicemente quello di favorire una prospettiva che convinca i triestini che questa città può avere ambizioni maggiori di quelle degli ultimi anni”.
Riguardo al risultato del no vax 3V Russo ha sottolineato come si tratti di dati in parte previsti: “È una delle novità di questi giorni. e ci dice che c’è una grande necessità di ascolto delle persone, che prima sono andate in piazza e poi si sono espresse in maniera assolutamente nuova rispetto a quanto previsto”.
Non ci sono però solo Russo e Dipiazza: la notizia del giorno è sicuramente il risultato di Adesso Trieste, che con più dell’otto per cento diventa, al suo esordio, la terza forza della città. “Il primo risultato da commentare – ha detto Riccardo Laterza, candidato sindaco - è quello relativo all'astensione: siamo di fronte a delle percentuali clamorose. Noi fino ad oggi abbiamo criticato l'incapacità della politica tradizionale di convincere e coinvolgere la cittadinanza nel corso di questi anni: da oggi entriamo nelle istituzioni, e mi sembra di poter dire che anche noi sentiamo il peso della responsabilità d’invertire questa tendenza. Il nostro impegno sarà innanzitutto quello di costruire, come abbiamo provato a fare anche durante questa campagna elettorale, degli strumenti di partecipazione a disposizione delle persone per tornare credere nell'utilità di fare politica e per cambiare e migliorare le nostre condizioni”.
“Valuteremo insieme – ha spiegato riguardo le ipotesi di appoggio a uno di candidati al ballottaggio - come abbiamo sempre fatto: da un lato siamo alternativi, non solo dal punto di vista programmatico ma anche dal punto di vista valoriale, all'attuale giunta ma siamo nati, esistiamo e continueremo ad esistere per costruire discontinuità rispetto alle politiche sbagliate degli ultimi vent'anni, tanto quelle del centrodestra quanto quelle del centro-sinistra. Questi sono i due punti di partenza, poi decideremo insieme discutendo cosa fare: fino ad oggi avevamo un mandato che era quello di arrivare al secondo turno e vincere le elezioni. I cittadini hanno scelto in altro modo: non la consideriamo una sconfitta perché guardiamo sul medio-lungo periodo, non siamo una lista elettorale, siamo un soggetto politico che si sta strutturando in città e quindi il lavoro da fare è tanto”.
Un appoggio a Russo sembra scontato da parte dei 5 Stelle, che però hanno subito una emorragia di voti fermandosi al 3,4 per cento, voti finiti probabilmente in gran parte proprio ad Adesso Trieste e ai 3V. “Non mi aspettavo – ha detto la candidata Alessandra Richetti - che i cittadini in una situazione così importante, un momento in cui c'è bisogno di avere attenzione per il sociale, attenzione per quelli che saranno i fondi che arriveranno e che devono essere investiti bene, andassero a riconfermare quelli che avevano e quelli che conoscevano. Stupisce veramente che si risponda anche di pancia: il risultato dei 3V è una risposta a mio avviso di pancia, che c'entra poco con le amministrative”. “Riguardo al ballottaggio – ha aggiunto - ribadisco che abbiamo sempre operato, anche prima delle elezioni, per costruire una realtà che sia un'alternativa a chi ha governato questa città. Fino ad oggi non c'è stata maniera, confidiamo però che si possa arrivare a questo risultato”.
“Adesso Trieste – ha concluso - è una realtà nuova, che opera bene o male con quei sentimenti con cui abbiamo operato noi in questi anni: progettazione partecipata, coinvolgimento delle persone e così via. È una realtà che non si trova alle spalle il peso del nazionale e stupisce che nuovamente conti di più la politica nazionale rispetto quella che è stata la positiva esperienza amministrativa del 5 Stelle”.
L’altra sorpresa è stato il risultato del movimento no vax 3V, che ha ottenuto il 4,5 per cento, un dato che dovrebbe garantire l’ingresso in Consiglio comunale al candidato sindaco Ugo Rossi e forse anche a un altro consigliere in lista. “Sicuramente – ha detto Rossi – è un dato positivo per un partito comunque nuovo: siamo nati da poco, abbiamo avuto tutti contro, non abbiamo avuto spazio sui media, semmai ci attaccavano. Per noi sono più che soddisfatto, ma il dato veramente allarmante è quello dell’affluenza, il 46 per cento che premia la politica clientelare del centro destra e del centro sinistra che sono radicati e hanno un apparato di associazioni e sistemi di potere che vengono sovvenzionati da anni”.
Quello dell’affluenza è un dato su cui hanno concordato un po’ tutti i candidati: meno di un cittadino su due si è recato alle urne, il risultato peggiore nella storia nella città.
Guardando agli altri comuni in regione, il centro destra ha vinto a Muggia, dove Paolo Polidori della Lega, candidato del centro destra, con il 48 per cento ha staccato nettamente Francesco Bussani del centro sinistra che si è fermato al 31, ed è il nuovo sindaco della cittadina. Centro destra vittorioso con un netto vantaggio anche a Pordenone, dove Alessandro Ciriani, sindaco uscente, ha ottenuto il 64 per cento contro il 31 dell'avversario di centro sinistra Giovanni Zanolin.
Alessandro Martegani