Che ormai le università cerchino di attirare con i master più disparati gli studenti è ormai noto da tempo, ma sicuramente nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un ateneo potesse chiedere 3000 euro per frequentare un master di primo livello in "Partnership e Sciamanesimo".
A proporlo per il prossimo anno accademico l'univarsità di Udine che dice di voler con questo corso d studi mettere in relazione il paradigma transdisciplinare della partnership con le conoscenze sciamaniche, anche attraverso modalità pratiche e incontri con sciamani e sciamane di diverse culture e tradizioni da tutto il mondo.
La “partnership” discenderebbe dal lavoro della sociologa e saggista statunitense Riane Eisler, che a Udine è approfondito attraverso il lavoro del Center for partnership studies, fondato nel 1998 e riconosciuto dalla comunità internazionale. Mentre per quanto riguarda le conoscenze sciamaniche l'università conta su otto sciamani provenienti da tutto il mondo, che a detta degli organizzatori, rappresenterebbero una figura più attuale, con una progettazione di percorsi di innovazione sociale in contesti lavorativi e istituzionali anche rispetto alla valorizzazione della cura e l’incontro con l’altro.
Resta il fatto che la proposta non ha mancato di sollevare non poche perplessità, se non veri e propri sfottò sui social. Qualche dubbio viene sollevato sull'utilità di un corso di questo tipo, anche se l'Università di Udine ha tenuto a sottolineare l'alto livello dei docenti e l'approccio scientifico su questo argomento che molti confondono con la stregoneria, mentre l'ateneo sottolinea rappresentare tutt'altro.
Barbara Costamagna