È stata una nuova partenza a razzo quella delle prenotazioni per la fascia di età che va dai 16 ai 40 anni in Friuli Venezia Giulia; nella prima giornata di apertura sono state quasi 45 mila le prenotazioni nell’agenda vaccinale che arriva fino agli adolescenti, su un totale di 48 mila.
La decisione assunta a livello nazionale di allargare la possibilità di vaccinarsi pressoché a tutta la popolazione, in altre regioni posso farlo anche i ragazzi dai 12 anni in su, ha dunque avuto, perlomeno nelle prime fasi, l’effetto desiderato, vale a dire un’ulteriore accelerazione della campagna vaccinale, anche se rimane da vedere l’andamento dei prossimi giorni.
Anche nelle altre fasce di età le adesioni erano state altissime nella prima giornata, per poi calare bruscamente nei giorni successivi. Gli stessi dati della giornata confermano il rallentamento nelle categorie: a fronte di 45 mila adesioni nella nuova fascia di età, ce ne sono state solo 3mila per tutte le altre.
In termini generali le adesioni non sono basse al momento: il 42 per cento della popolazione della regione ha ricevuto almeno una dose, e il 21 entrambe, ma, dopo l’aperura a tutti, se le adesioni tornassero sotto le attese non rimarrebbe che affidarsi alle campagne di sensibilizzazione per non far calare il ritmo delle inoculazioni.
“Le prenotazioni delle vaccinazioni per gli over 16 - ha commentato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga - hanno mostrato una grande partecipazione: mi auguro che possa proseguire così anche nei prossimi giorni, perché l'importante è arrivare almeno al 75-80 per cento della copertura della popolazione”.
Fedriga ha anche sottolineato come “i dati facciano vedere una forte contrazione della diffusione del virus in Italia, cosa che era accaduta anche l'anno scorso, ma ciò che fa guardare con più ottimismo al futuro è l'importante campagna vaccinale che grazie alle Regioni sta diventando sempre più proficua”.
I dati sui cointagi nella regione fra l’altro, nella stessa giornata, hanno fatto segnare valori molto bassi, soprattutto considerato che si tratta di una giornata infrasettimanale, in cui si effettuano più tamponi. Solo sei contagiati, nessuno nelle strutture sanitarie, una sola persona in terapia intensiva, e due decessi. Per trovare valori simili in una giornata infrasettimanale bisogna risalire all’agosto del 2020.
Alessandro Martegani