In attuazione del DPCM del 3 novembre 2020, che vieta lo svolgimento di “sagre e fiere di comunità” fino al 3 dicembre, l'edizione della Fiera di San Nicolò di quest’anno non si terrà, “in quanto tecnicamente non realizzabile”. Il Comune di Trieste ci aveva provato e sperato fino all’ultimo, ma anche uno dei pilastri delle feste di Natale a Trieste, la fiera di San Nicolò, quest’anno ha capitolato.
L’evento era stato comunque inserito nell’agenda della città, e si era cercato di organizzarlo puntando sul fatto che si tratta di una fiera all’aperto, magari con meno bancarelle, percorsi obbligati e presenze limitate, ma le norme non lasciavano spazio all’interpretazione.
I commercianti e i cittadini che da quasi 100 anni hanno affollato, ed è proprio questo il problema, viale XX Settembre, dovranno quindi rinunciare, e ciò che più dispiace alla giunta comunale, ma anche ai cittadini, è rinunciare a un momento d’incontro e atmosfera che accompagnava ogni anno la città alle feste natalizie.
Non tutti però in città sembrano disperarsi: anche sotto il post del Comune che annunciava la decisione, ci sono stati decine di commenti che ricordavano come la fiera ormai di natalizio avesse ben poco e si fosse trasformata in un mercato di articoli che con il Natale, e anche con i bambini, avessero ben poco a che fare, passando da giocattoli e dolciumi di una volta, alle cover dei cellulari e biancheria di oggi.
Lo stop potrebbe quindi, come alcuni suggeriscono, essere anche l’occasione per ripensare alla formula della Fiera, all’organizzazione, all’allestimento delle bancarelle, a migliorare la circolazione in viale XX Settembre, tradizionale scenario della fiera che non è l’unico evento però a subire l’effetto dell’epidemia.
Il Comune aveva anche previsto cinque aree da allestire con piste di pattinaggio o altre attrazioni, che però, visto il divieto di assembramenti, e la necessità del rispetto delle misure anti contagio, difficilmente verranno assegnate. A testimoniare il Natale ci sono però le luci che ogni sera illuminano la città, poco frequentata però, a causa della chiusura di bar e ristoranti e del coprifuoco alle 22.00.
Alessandro Martegani
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