Non è un appoggio incondizionato, né un’apertura di fiducia, anzi, ma alla fine Adesso Trieste, sia pur con molti ma e distinguo, ha espresso una preferenza per Francesco Russo.
L’appoggio è contenuto nel documento presentato nel corso dell’assemblea pubblica organizzata, a 24 ore dal risultato del voto, a Borgo San Sergio: attorno al candidato sindaco, Riccardo Laterza, e a quella che è risultata essere la seconda candidata più votata del nuovo consiglio comunale, Giulia Massolino, si sono ritrovati un centinaio di iscritti all’associazione che hanno discusso e poi votato un documento sulla linea del movimento dopo il primo turno.
Adesso Trieste non chiederà l’apparentamento, né posti in un’eventuale giunta, e ha marcato nettamente le distanze, sia dal punto di vista dei contenuti sia dei valori di fondo con il sindaco Roberto Dipiazza e le liste che lo sostengono. Pur sottolineando la volontà di essere alternativi anche al centro sinistra, hanno però votato un documento che esprime un appoggio a Francesco Russo in vista del ballottaggio.
Quella di un appoggio soft, una scelta per “il male minore” hanno detto alcuni, era apparsa da subito alla linea prevalente, ma non è mancato chi, in particolare fra i membri più anziani, ha chiesto con decisione l’apparentamento con Russo e anche di discutere di posti in un’eventuale maggioranza e giunta. Il gioco del premio di maggioranza e dei resti infatti, provoca una situazione quasi paradossale: senza apparentamento infatti una vittoria di Dipiazza farebbe entrare un consigliere comunale in più per Adesso Trieste rispetto a una vittoria di Russo: un apparentamento invece, in caso di vittoria, porterebbe il gruppo del nuovo movimento fino a sei componenti. Non sono mancati ancheinterventi di segno completamente opposto, pochi a dire la verità, di coloro che non volevano nemmeno sentir parlare di un’indicazione per l’una o per l’altra parte.
Dopo gli interventi, gli emendamenti al documento sono stati votati uno per uno, e la linea prevalente, una sorta di appoggio esterno, è stata accettata anche da chi aveva chiesto un impegno più esplicito con Russo. “La quarta versione di Dipiazza – si legge nel documento - oltre a confermare scelte calate dall’alto e disastrose in termini di occupazione, sicurezza sociale e ambiente, rischia di essere ancora più estremista di quanto lo sia già oggi, a causa del peso di partiti come Fratelli d’Italia, che peraltro ha candidato nelle sue liste anche persone dichiaratamente fasciste. Per quanto sopra espresso e ripudiando per convinzione e statuto il fascismo, il razzismo e il sessismo, intendiamo così dare indicazione di voto per Francesco Russo”.
In primo piano però Laterza e compagni hanno messo soprattutto contenuti, indicando alcuni punti fondamentali per la città di cui il candidato sindaco sarà chiamato a tenere conto.
Accanto agli impegni immediati, il movimento ha anche marcato la propria posizione di alternativa all’attuale politica, sottolineando i valori antifascisti e antirazzisti dello statuto e come occorra lavorare per riportare i triestini e le triestine alle urne, visto che nel fine settimana ha votato meno di un cittadino su due.
Alessandro Martegani