Sorrisi e strette di mano tutt'altro che di circostanza tra il Ministro sloveno Matej Arčon ed il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, al termine della mezz'ora di proficui colloqui, così sono stati definiti dai due rappresentanti istituzionali, tenutisi nel palazzo della Regione di Piazza Unità d'Italia a Trieste.
Visibile la soddisfazione sui volti di entrambi per le collaborazioni già in atto e per il possibile futuro, che inevitabilmente passerà anche per l'eventuale riconferma di Fedriga, come noto candidato per il secondo mandato di Presidente regionale. Arčon ha voluto anche ringraziare Fedriga per il lavoro svolto in questi anni: "Con questo incontro ho voluto anche ringraziare il presidente Fedriga da parte del governo sloveno per tutti gli sforzi profusi in nome della minoranza slovena in Italia. Si è riuscito mantenere il confine aperto tra i due Paesi: ricordiamo che questo è un territorio molto importante anche per l'Unione Europea, un crocevia di popoli e di culture. Proprio questo è stato il tema principale delle nostre conversazioni, soprattutto pensando all'evento Gorizia/Nova Gorica 2025, motivo di orgoglio per la Slovenia ed il Friuli-Venezia Giulia. Spero inoltre che dopo le elezioni regionali ci possa essere la possibilità di modificare lo statuto della Regione FVG per valorizzare maggiormente le minoranze su tutto il territorio".
Sulla possibilità di modifiche allo statuto in favore della minoranza slovena il presidente Fedriga ha spiegato: "Ci siamo accordati con il ministro, con il nuovo Consiglio, di favorire un percorso che possa ovviamente avere un dialogo con un consiglio che è titolare nell'andare avanti su questa strada. Penso che noi dobbiamo rafforzare sempre di più i rapporti tra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia, anche attraverso azioni di questo tipo e poi abbiamo parlato per quanto riguarda la promozione turistica dei territori, la valorizzazione reciproca, abbiamo accennato alla hydrogen valley europea, voglio ricordare che siamo l'unico progetto europeo transfrontaliero, quindi una valenza sicuramente comunitaria di questo grande progetto. Ovviamente abbiamo trattato di Nova Gorizia/Gorizia 20-25 un'opportunità unica non solo per l'Italia e la Slovenia, ma per tutta l'Europa".
Davide Fifaco