Augusto Meran, il dominicano che nella Questura di Trieste uccise i poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, è stato assolto perché "il fatto è stato commesso da una persona non imputabile", in quanto all'ultima perizia psichiatrica specialistica è risultato che l'uomo sia gravemente schizofrenico ed al momento dei tragici fatti, in preda ad una condizione di delirio persecutorio.
La Corte non ha dunque tenuto conto della precedente perizia preparata in sede di incidente probatorio che sosteneva una "parziale" incapacità di Meran. In questo caso il processo sarebbe proseguito molto probabilmente con una condanna.
Vista la sua pericolosità, Meran verrà trasferito dal carcere di Verona in una residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza.
Nel corso dell'udienza il pubblico ministero Federica Riolino, il magistrato che ha indagato sull'omicidio dei due giovani poliziotti, aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato Meran "per vizio totale di mente" come da perizia disposta dal loro consulente.
Il pm Riolino, nel chiedere l'assoluzione aveva affermato: "Mi dispiace per la richiesta che sto per fare ma è una verità processuale a cui siamo arrivati".
Dopo la lettura della sentenza, il fratello di Matteo Demenego ha tentato di aggredire l'avvocato difensore di Meran, Paolo Bevilacqua, mentre il padre del giovane poliziotto ucciso ha dichiarato: "Una sentenza vergognosa, un verdetto vergognoso, mi vergogno di essere italiano".
I sindacati di polizia hanno espresso immediatamente la loro grande delusione per l'assoluzione. Il segretario provinciale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), Lorenzo Tamaro, ha spiegato che la decisione turba profondamente e riapre una ferita in realtà mai chiusa.
Sono molti i anche i cittadini di Trieste che sui social hanno commentato con incredulità la decisione della Corte, parlando di una vergognosa ingiustizia e di uno sfregio verso le due giovani vittime.
Il sindaco Roberto Dipiazza ha preferito non commentare, mentre il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga ha usato le parole: "Un abbraccio alle famiglie degli agenti Demenego e Rotta in questa difficile ora di rinnovato dolore". Duro l’intervento dell'assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti, che afferma: "Sicuramente sarà stata rispettata la legge, ma la giustizia per Pierluigi e Matteo, per le loro famiglie, per la Polizia di Stato, per Trieste oggi è stata umiliata."
Davide Fifaco