Massimiliano Fedriga (Foto: ARC Montenero)
Massimiliano Fedriga (Foto: ARC Montenero)

Non c’è alcun ritardo nell’agenda vaccinale del Friuli Venezia Giulia: la giunta ha fatto ciò che doveva, compatibilmente con le direttive del governo e le forniture di vaccini. Lo hanno ribadito più volte il governatore Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore con delega alla salute Riccardo Riccardi, intervenuti in Consiglio regionale.
Oltre a fornire le cifre su vaccini e contagi, con un rallentamento della curva dopo la repentina accelerazione delle scorse settimane in Friuli Venezia Giulia, Fedriga e Riccardi hanno soprattutto replicato alle accuse giunte da parte dell’opposizione di ritardi nella campagna vaccinale e di scarsa attenzione al tracciamento. Fedriga ha fatto appello al senso di responsabilità delle forze politiche in una fase molto delicata per la regione, invitando tutti a non alimentare la tensione sociale, già evidente in tutta la regione: “Tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, - ha detto il governatore - devono prendersi la responsabilità di capire che, in mezzo a una pandemia di livello globale, che sta mettendo in ginocchio decine e decine di Paesi, dobbiamo dimostrare di essere una comunità forte e coesa. Su tutto ci si può dividere, ma la pandemia - ha sottolineato - va combattuta insieme”.
“Nella battaglia planetaria al coronavirus – ha continuato - non è accettabile fare speculazioni o diffondere false informazioni. Dobbiamo invece, con grande senso di responsabilità, lavorare per tenere unità la comunità regionale: non è il momento di soffermarsi sulle colpe – ha concluso il governatore - ma di operare per trovare le soluzioni ai problemi che quotidianamente dobbiamo affrontare".
Uno dei primi impegni della giunta, ha detto Fedriga, deve essere quello di “far capire che esiste una prospettiva di superamento della crisi sanitaria grazie alla migliore stagione in arrivo e alla massiccia campagna vaccinale: per questo facciamo un forte appello al Governo e alle istituzioni dell'Unione europea affinché vengano fornite le dosi necessarie a proteggere più persone possibili”.
Proprio il problema delle forniture dei vaccini, accanto alle disposizioni del governo che imponevano, perché la regola ora stata cambiata, una riserva alle regioni, sarebbe alla base della partenza lenta della campagna vaccinale, un dato però comune a tutte le regioni, anche se il Friuli Venezia Giulia, ha detto Fedriga, è messo molto meglio di altri territori pur rispettando alla lettera le disposizioni del governo.
Più tecnico l’intervento di Riccardi, che però ha rinviato al mittente le critiche giunte da parte del centro sinistra sulla gestione dell’epidemia e della campagna vaccinale. “I dati parlano chiaro – ha detto -: nei nostri frigoriferi abbiamo conservato circa 164mila dosi e ne abbiamo somministrate 152mila. Tenuto conto dell'accantonamento previsto, e delle regole imposte dal governo, non potevano vaccinare di più”.
Riccardi ha annunciato che sono state aperte le prenotazioni per le vaccinazioni a tutta la fascia delle persone fragili, che non potevano essere vaccinate con AstraZeneca (non perché dia problemi ma perché si preferisce dare a queste categorie una copertura maggiore con altri vaccini), e alle persone di età compresa fra i 75 e i 79 anni. Compatibilmente con le dosi disponibili, la campagna di vaccinazione sarà poi estesa progressivamente alle classi di età successive.

I due interventi non hanno però smorzato le polemiche dei consiglieri di opposizione che hanno ribadito le critiche alla gestione della giunta. “Fedriga non scambi, volutamente, legittime istanze per speculazione – hanno detto i consiglieri del Gruppo del Pd - e non confonda il ruolo legislativo e di indirizzo del Consiglio regionale con quello di gestione della Giunta, in un maldestro tentativo di scaricare responsabilità che non ci sono”. “Cercare di zittirci, gridando alla speculazione, equivale a mettere la polvere sotto il tappeto e voltare lo sguardo rispetto ai problemi che molti cittadini del Fvg vivono quotidianamente".
Anche il Gruppo consiliare dei Cittadini, ha definito “fuori luogo” l'appello alla responsabilità del presidente Fedriga: “In quest'anno di emergenza sanitaria, - hanno detto - ci siamo rivolti con spirito costruttivo e mai con toni scorretti, essendoci ben chiara la complessità” del compito della giunta.

Alessandro Martegani