Quello di oggi, ha detto il giornalista Bojan Brezigar, è “Un gesto importante soprattutto per il Narodni Dom, che era un simbolo attivo della presenza slovena a Trieste. Il nazionalismo italiano aveva cercato di emarginare la comunità slovena, e attraverso quell’edificio gli sloveni sono diventati cittadini di Trieste a tutti gli effetti”. “Trieste era il porto dell’Impero, scelta dagli sloveni come punto di riferimento economico”.
Riguardo alla visita alla Foibe e al monumento, ha aggiunto, “non parlerei di riconciliazione: è un omaggio ai rispettivi morti”. “Questa è una tappa di un processo iniziato anni fa, anche il clima è cambiato rispetto agli anni scorsi, non ci sono state le manifestazioni che ci sarebbero state in passato, se non una di fronte al Narodni Dom. L’0maggio di Pahor alla Foiba e di Mattarella al Monumento ai 4 fucilati sloveni è un atto morale di grande importanza e altissima levatura morale”.
Brezigar ha anche condannato glia attacchi rivolto al presidente Pahor: “Evidentemente in Slovenia, - ha detto - non si capisce che un attacco al presidente è un attacco all’istituzione e non alla persona”.

(red)

Pričakovanja manjšine so bila velika in danes niso izpolnjena, je bil jedrnat Bojan Brezigar. Foto: BoBo
Pričakovanja manjšine so bila velika in danes niso izpolnjena, je bil jedrnat Bojan Brezigar. Foto: BoBo