Da questa mattina le autorità slovene hanno bloccato lungo i confini con l'Italia l'accesso agli automezzi di oltre 3,5 tonnellate con targhe diverse da quella slovena. Quelli con targa italiana possono passare ma solo se diretti in Slovenia e con merce deperibile. Un provvedimento che ha bloccato il traffico a Gorizia per qualche ora ma anche a Fernetti dove dopo ore code chilometriche la situazione si è normalizzata. Il traffico degli automezzi viene deviato dalla Polizia di frontiera verso l'Austria, da dove poi si può proseguire verso le varie destinazioni nei Paesi dell'Europa dell'Est. Agli automobilisti italiani continua a venir consentito l'accesso soltanto dopo il rilevamento della temperatura corporea.
Dal provvedimento non sono ovviamente esclusi gli autobus, tanto che a Trieste, come spiega il Primorski dnevnik, il quotidiano della minoranza slovena, sono bloccate circa un centinaio di persone di nazionalità ucraina, provenienti da località del Nord Italia che stavano cercando di tornare nel proprio paese. Sembrerebbe che, per ora, non sia stato consentito loro di entrare in Slovenia e nemmeno di tornare indietro. Per ora i passeggeri del bus hanno chiesto aiuto alle autorità italiane. Le restrizioni ai valichi sono dovute ad un decreto di urgenza del governo sloveno resosi necessario a causa delle lunghissime code che si sono create al confine con la Croazia che fa passare pochissimi automezzi. Situazione simile anche ai confini con l'Ungheria.
Intensificati, inoltre, i controlli in regione da parte delle Forze dell'Ordine per migliorare l'attuazione del decreto emanato dal governo italiano. 33 persone sono state denunciate per aver circolato sul territorio senza valida giustificazione. Sanzionati anche tre esercizi commerciali per non aver rispettato gli orari di chiusura o per il divieto di apertura.
Davide Fifaco