Sono bastati meno di 20 minuti per chiudere il primo capitolo della vicenda giudiziaria che ha coinvolto il consigliere comunale No Vax di Trieste Ugo Rossi.
Dopo una serie di udienze, questa mattina il procedimento per direttissima nei confronti di Rossi per i disordini scoppiati di fronte a un ufficio postale del rione di San Giovanni lo scorso settembre, è arrivato sentenza: il consigliere comunale è stato condannato a 5 mesi con la condizionale per resistenza a pubblico ufficiale e lesione aggravata, e al pagamento delle spese processuali e di 2500 euro di danni ai due carabinieri convolti nello scontro, rappresentati dall’avvocato di parte civile Giulio Di Bacco.
Il giudice poi Camillo Poillucci ha quindi ridotto a un terzo le richieste del Pm Antonio Montrone, che lo scorso dicembre aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi, e ha anche disposto il dissequestro del megafono utilizzato da Rossi e diventato un po’ il suo simbolo.
Rossi ha ascoltato la sentenza da solo, senza l’assistenza dei suoi due legali: l’avvocato Pierumberto Starace era in quarantena, peraltro non comunicata ufficialmente al tribunale, mentre l’avvocato Giuseppe Turco, protagonista nelle passate udienze di scontri durissimi con l’accusa, e di richieste di esenzione sull’obbligo d’indossare la mascherina puntualmente respinte, è stato fermato fuori dal portone del Tribunale perché non aveva il Green pass. Da questa settimana infatti, per entrare nel palazzo è necessario almeno il Green pass semplice, quello che si ottiene con un tampone negativo: Turco avrebbe presentato un’esenzione dal vaccino, che però non esclude dall’obbligo di presentare un Green pass base e quindi non era sufficiente per entrare o a determinare un rinvio.
A Rossi, che aveva anche chiesto se fosse possibile difendersi da solo, cosa non consentita nei processi penali, è stato assegnato un legale d’ufficio, l’avvocato Alberto Coslovich, che, dopo aver parlato al telefono con i colleghi, ha rappresentato Rossi per il tempo necessario ad ascoltare la sentenza.
Una circostanza commentata da Rossi, come di consueto in diretta sui social, subito dopo la sentenza: “Hanno fatto salire il mio avvocato perché senza Green pass e non hanno accettato la sua esenzione, violando anche il mio diritto alla difesa", ha detto il consigliere 3V, attaccando i carabinieri coinvolti nella vicenda e parlando di processo politico, di “una giustizia venduta al potere massonico”, e annunciando il ricorso in appello “per rovesciare – ha detto - questa vergogna”.
Si tratta quandi solo della conclusione del primo capitolo di una vicenda che è destinata a ritornare nelle aule dei tribunali: Rossi, che ha lasciato l’aula subito dopo la sentenza pronunciando solo qualche frase di critica al tribunale, aveva infatti annunciato una denuncia contro gli agenti coinvolti nello scontro di San Giovanni, circostanza che potrebbe innescare una serie di contro querele, e ci sarà anche il ricorso in appello da parte della difesa. Rimangono poi da celebrare i procedimenti per gli altri imputati in reati connessi, in particolare i due attivisti no vax Brunella Carlini, protagonista della vicenda, e un altro militante dei 3V, Lorenzo Gentile.
Alessandro Martegani