Il Consiglio di Amministrazione dell'Università popolare di Trieste ha accettato le dimissioni della presidente Cristina Benussi, che resta comunque in carica per il disbrigo degli affari correnti. Per la nomina del suo successore bisognerà attendere che la Regione nomini i suoi due delegati. Solo allora, probabilmente, verrà eletto il nuovo presidente, che per statuto può essere o il rappresentante della Regione o quello del Ministero degli Esteri. Incarico comunque, che sin ora è sempre toccato agli esponenti regionali.
Intanto è stato ultimato il bilancio del 2017, che al momento è nelle mani dei revisori dei conti, dopodiché il documento sarà preso in esame dal Consiglio di Amministrazione, che dovrebbe tornare a riunirsi agli inizi di novembre.
Rimane ancora aperta, invece, la posizione di Fabrizio Somma. All'ordine del giorno c'erano anche le sue dimissioni, annunciate con una lettera al consiglio direttivo. Somma avrebbe ribadito che sarebbe intenzionato ad andarsene. Per farlo, però, deve rassegnarle formalmente le proprie dimissioni con una procedura telematica, cosa che non ha ancora fatto. Poi avrà altri sette giorni per ripensarci. Solo allora scatterà il termine di tre mesi per la sua uscita dall'Università popolare di Trieste.