Giuseppe Conte, ex premier e attuale leader del Movimento 5 Stelle, è l’ultimo dei big della politica italiana a giungere a Trieste prima del voto per il comune.
Conte, che nella prima parte della giornata aveva partecipato a un evento a Pordenone, ha avuto una serie d’incontri, prima nella sede dell’Associazione degli industriali, poi con i lavoratori del porto, che hanno annunciato di voler partecipare alla prossima manifestazione contro i Green pass e contestano la normativa. Appuntamenti inframezzati con incontri con i cittadini, e, al molo IV, anche con un bambino con cui l’ex premier ha scambiato qualche battuta sulla scuola.
Il popolo 5 Stelle si era però radunato in piazza Cavana dove l’ex premier è giunto a piedi. Nella piazza, accanto ad alcune centinaia di sostenitori che hanno applaudito a lungo Conte, c’erano però anche dei contestatori, che hanno gridato slogan contro i Green pass prima di essere allontanati dalle forze dell’ordine.
Conte si è concentrato soprattutto sui temi nazionali, lasciando in secondo piano le elezioni comunali e la candidata sindaca dei 5 Stelle, Alessandra Richetti, nominata solo un paio di volte di sfuggita nel lungo intervento. “A Trieste giochiamo una partita importante e l'affrontiamo con convinzione” aveva detto ai giornalisti al molo IV: poche parole che hanno lasciato prontamente spazio alla narrazione della sua esperienza alla guida del governo, in uno dei periodi più difficili per il paese.
Conte ha rivendicato i risultati della sua amministrazione: dalla gestione delle prime fasi della pandemia, fino alle trattative per ottenere i miliardi del Recovery plan. Sulla questione del Green pass, Conte ha ricordato che i 5 Stelle sono stati chiari da subito: “Per tutelare la salute di tutti è necessario vaccinarsi o fare un tampone, anche nei luoghi di lavoro, pur tenendo fermo il principio della conservazione del posto”. “Il vaccino – ha aggiunto – è l’unico strumento che abbiamo per tenere sotto controllo i contagi ed evitare nuove ondate della pandemia”.
C’è stato però un chiaro appello a sostenere il movimento in futuro, appoggiando il progetto politico che va dalla transazione ecologica, a una sanità equa e di qualità per tutti, alla lotta alle diseguaglianze. Punti che, ha aggiunto, sono stati inseriti anche nella politica dell’attuale governo. “Stiamo volando al 6 per cento, che ci segnala una crescita robusta. E' più di un rimbalzo e dobbiamo continuare così” e, ha sottolineato “è un imperativo morale non sprecare un solo euro dei miliardi che arriveranno con il Recovery plan”.
Il comizio in piazza Cavana si è concluso con un appello alle iscrizioni e un invito a non scoraggiarsi dopo un momento di grave difficoltà per il Movimento 5 Stelle, che Conte sembra determinato a guidare per riportare il partito a fare buona politica, “quella – ha detto - con la P maiuscola”.
Alessandro Martegani