Dopo Giuliano Gallanti, storico presidente che aveva guidato i porti di Genova e Livorno, con Zeno D'Agostino è la seconda volta che un italiano viene nominato a capo della European Sea Ports Organization (ESPO), massima associazione di categoria degli scali europei. Il presidente dell'Autorità portuale di Trieste avrà quindi un ruolo di primo piano nello scacchiere continentale, dopo essere stato, negli ultimi quattro anni, già rappresentante dell'organizzazione con la posizione di vicepresidente.
In una nota del Porto di Trieste, come riportato dall'Ansa, si legge: "Per l'Italia dei porti questa nomina rappresenta un'occasione per far sentire la propria voce e per sviluppare appieno la propria naturale vocazione di sistema di scali integrato al centro del Mediterraneo". Nello stesso comunicato si evidenzia l'importanza dei porti "non più solo semplici hub della filiera multimodale per il traffico di merci e persone", ma "ecosistemi complessi tra mare e terra, hub di energia e piattaforme tecnologiche, motori di crescita sostenibile".
"Un prestigioso incarico" che rappresenta “un segnale forte per l’Italia, ma anche un riconoscimento per il lavoro fatto a Trieste” ha commentato D'Agostino, sottolineando come la portualità europea sia fondamentale "per gli equilibri sia economici, sia geopolitici su scala continentale e globale" e debba affrontare "sfide epocali", "unita e attrezzata con proposte concrete", soluzioni da trovare "attraverso un dialogo costante insieme ai decisori politici europei".
Nei progetti di D'Agostino, inoltre, alcuni dei punti chiave de gestire sono la transizione energetica, il cambio di governance, la gestione delle risorse umane e del conflitto sociale e la digitalizzazione.
Davide Fifaco