La mostra di Trieste sul writer inglese Banksy si pone l'obiettivo di ispezionare per la prima volta un aspetto fondamentale dell'artista: il suo essere un eccellente comunicatore.
L'esposizione ospitata dal Salone degli incanti nasce proprio dalla voglia di far conoscere l'abilità dell'autore nell'utilizzare in modo unico i canali di comunicazione del suo tempo, dai social media alle vere performance live.
Il percorso espositivo si compone di cinque sale con oltre una sessantina di opere originali che ripercorrono il notevole lavoro di Banksy: dalle sue radici e ispirazioni, fino ai giorni nostri.
La prima sala, quella che apre la mostra, contiene opere di artisti e di movimenti a cui l’autore si è ispirato, tra cui Keith Haring, Andy Wharol e Blek le Rat, oltre ad altre opere dalle quali l'artista ha ripreso lo stile minimalista, l'uso dello stencil ma anche il vero e proprio concetto di "comunicazione di massa", fino ad arrivare ai graffiti degli anni Ottanta di New York, tasselli fondamentali per definire i murales.
La seconda sala riproduce uno studio di lavoro di Banksy, esponendo, oltre alle opere riferite alla società britannica, duramente criticata dall'autore. L'immagine più iconica presente nel Salone è in questo caso un ritratto di Winston Churchill con una cresta punk.
Si continua con l’opera Devolved Parliament che rappresenta il parlamento inglese composto da scimmie al posto dei deputati, ed ancora, alcune opere con i topi, animali che spesso tornano nelle opere di Banksy e che assumono una dimensione metaforica. La terza sala si focalizza invece sulle proteste e sul capitalismo dove è possibile ammirare tra le varie opere, forse la più celebre, quella nota come il “lanciatore di fiori”.
Nella quarta sala protagonista il tema della guerra e della violenza ed i messaggi che invitano alla cultura come forma di resistenza.
Infine, spazio anche alla musica, che ha rappresentato per Banksy un aspetto importante della sua carriera di artista, con 37 copertine originali di dischi e quindi nella quinta ed ultima sala presente un’installazione multimediale, con proiezioni di video sul lavoro dell’artista ed i murales nella loro collocazione originale.
La mostra è aperta tutti i giorni, con apertura alle ore 9 e chiusura variabile: fino al giovedì si termina alle 20, al venerdì ed alla domenica chiusura alle 21 ed al sabato alle 22. Il costo di ingresso è di 14€ a biglietto, 11€ per il ridotto e 7€ per i minorenni dai 6 ai 17 anni.
Davide Fifaco