Il Friuli Venezia Giulia incassa più di mezzo miliardo di aiuti dal governo, e si prepara alla battaglia sul contributo per la finanza pubblica.
La conferenza fra lo Stato e le regioni statuto speciale, che fin dallo scoppio dell’epidemia avevano chiesto maggiori risorse per compensare le spese per la sanità e i mancati introiti del fisco, ha dato via libera a un contributo totale di 2,6 miliardi. Di questi 538 milioni arriveranno in Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di un risultato di compromesso fra i 432 milioni che il governo aveva proposto e i 609 milioni chiesti dalla regione, che in ogni caso sembra aver soddisfatto l’amministrazione regionale.
Il governatore Massimiliano Fedriga ha espresso soddisfazione “per la positiva riuscita del confronto”, sottolineando come l’amministrazione regionale sia riuscita a difendere gli interessi del territorio senza accettare imposizioni da parte del governo di Roma.
I fondi verranno inseriti nel provvedimento di assestamento del bilancio regionale di fine mese, mentre ulteriori 79 milioni di euro saranno destinati al Friuli Venezia Giulia attraverso il fondo nazionale per ristorare le Regioni dal mancato gettito per l’esenzione del pagamento del saldo dell'Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.
Un ulteriore accordo in materia di finanza e risorse pubbliche per il 2021 dovrebbe poi esser siglato entro settembre, anche per affrontare la richiesta allo Stato da parte della regione di rinunciare, o ridurre drasticamente, il contributo per la finanza pubblica.
Sul risultato dell’amministrazione regionale non sono mancati i commenti, ma se da una parte le forze di maggioranza in regione sottolineano la battaglia vinta con il governo con il sostegno delle forze di centro destra, il Pd gli altri gruppi di opposizione ribadiscono come da parte di Roma ci sia stata disponibilità al dialogo e come ora l’amministrazione non abbia più alibi per agire con rapidità per sostenere l’economia del territorio.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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