È durato poche ore il tentativo di Giuseppe Forciniti, infermiere di 33 anni, di nascondere la verità.
L’uomo si era presentato nel cuore della notte, con le mani ancora sporche di sangue, alla questura di Pordenone, affermando di aver affrontato un ladro che si era introdotto nella sua abitazione di Roveredo.
La storia però non regge. Le ferite che l’uomo ha sulle mani sembrano esser state provocate da un’arma da taglio piuttosto che da una lotta a mani nude, e dopo ore d’interrogatorio l’uomo crolla, e confessa la terribile verità: il sangue è della sua compagna Aurelia Laurenti, 34 anni, che lui aveva appena ucciso con delle coltellate al collo. Secondo il suo racconto sarebbe stata la donna ad aggredirlo con un coltello in seguito a una lite, e nella lotta l’uomo avrebbe afferrato l'arma colpendo la vittima.
Una versione tutta da verificare da parte degli agenti che, giunti nella casa, hanno trovato la vittima a terra nella camera da letto. La coppia, che aveva anche due figli, di 8 e 3 anni, non in casa al momento dell’omicidio, viene descritta dai vicini e dal sindaco del paese come tranquilla, senza problemi particolari.
A causa dell’efferatezza dell’omicidio, l’avvocatessa di Forciniti, Rossana Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, ha rinunciato alla difesa dell’uomo, arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. “Io – ha detto la legale - non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne”.
Un altro femminicidio, a poche ore dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che aveva mobilitato l’Italia e non solo contro un fenomeno ancora troppo diffuso nel mondo. Altri due omicidi di donne erano fra l’altro avvenuti a distanza di poche ore in Italia, un paese dove si commette un femminicidio ogni 3 giorni, nella stragrande maggioranza dei casi commesso dal compagno della vittima. In Calabria, nel Catanzarese, è stato trovato il corpo senza vita di una donna di 52 anni, mentre poche ore prima nel padovano, un’altra giovane donna, con tre figli, era stata uccisa dal compagno.
Alessandro Martegani
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