Come noto, in occasione del centesimo anniversario dall'incendio doloso del Narodni dom, lo stabile verrà restituito alla comunità slovena. Negli scorsi giorni Fratelli d'Italia, partito della maggioranza in Comune, aveva contestato questa restituzione. Il sindaco Roberto Dipiazza ha però incontrato il console generale di Trieste Vojko Volk, la presidente della Skgz, Ksenija Dobrila, ed il presidente della SSO Walter Bandelj, ed ha espresso il proprio sostegno alla restituzione del Narodni dom.
Sul questo fatto, ecco le parole di Walter Bandelj:
"Il sindaco Roberto Dipiazza, giustamente ha detto 'io faccio quello che mi dice la legge'. La norma che prevede la restituzione del Narodni dom alla comunità slovena è del 2001, pertanto mi sembra giusto che questo edificio diventi un edificio per la minoranza slovena, così come è stato 100 anni fa. Il sindaco va veramente fiero del vertice trilaterale del 2010 tra Italia, Slovenia e Croazia ed i tre presidenti delle rispettive repubbliche che si sono incontrati a Trieste. Se è stato fatto questo incontro, questo passo molto forte, già nel 2010, ora che sono passati 10 anni credo ci sia la possibilità di un'apertura di pensiero per coinvolgere ulteriormente la minoranza slovena, che fa parte della città di Trieste da cento, duecento anni.
La cerimonia principale per questo avvenimento, quella che coinvolgeva in un evento pubblico i presidenti Pahor e Mattarella, che era molto atteso dalla nostra comunità, ma anche da molti degli abitanti di Trieste, è stato ovviamente spostato a causa dell'emergenza del coronavirus. Si celebrerà il prossimo anno, nell'ultimo giorno in cui ricorreranno ancora i cent'anni. Dalle parole rilasciate dal presidente della Reubblica slovena Borut Pahor, probabilmente, come già era stato previsto, questo 13 luglio saranno presenti entrambi i presidenti della Repubblica, per siglare con le loro firme il passaggio del Narodni doma alla comunità slovena, ma ovviamente con un cerimoniale ridotto".
Davide Fifaco