È andata a Roberto Dipiazza la sfida di Trieste finita, quasi inaspettatamente, con un‘iniziale testa a testa: Francesco Russo ha infatti recuperato gran parte dello svantaggio che aveva accusato al primo turno, ma non è stato sufficiente.
Dopo un exit poll che dava i due candidati alla pari, con l’avanzare rapido dello spoglio dei voti, Dipiazza ha acquisito vantaggio fino al risultato finale: il riconfermato sindaco di Trieste per la quarta volta, un record se si considera anche il mandato di Muggia, ha ottenuto il 51,37 per cento contro il 48,63 di Francesco Russo, che ha rimontato, ma non è riuscito ad agganciare l'avversario.
Roberto Dipiazza, pur in una giornata molto difficile, con gli scontri ancora in corso fra i manifestanti no Green pass e la polizia, era visibilmente soddisfatto per un traguardo voluto da tempo. “Un’emozione così forte con la mia città non l'avevo mai provata: quattro mandati, più uno a Muggia, e sono uno dei pochi sindaci di centro-destra che ha portato alta la bandiera in Italia, obiettivamente una gran bella soddisfazione. Mi hanno telefonato tutti, da Matteo Salvini, a Giorgia Meloni a Berlusconi, sono un po’ l’eroe del centro destra, ma me l’hanno detto loro, sia chiaro.” “Non avevo grandi ansie – ha aggiunto -, naturalmente si può anche perdere, ma avevamo 16 punti al primo turno e non sono pochi”.
Dipiazza ha però anche ricordato come la sua riconferma sia giunta in un momento difficile per la città: “Tutti hanno diritto di manifestare - ha aggiunto - ma la cosa più importante per me è che non ci siano incidenti”.
Dall’altra parte Francesco Russo, pur sottolineando il recupero, non nasconde la delusione per una partita mancata di poco: “Il Centro sinistra si è aggregato attorno a me, altrimenti non si spiegherebbe il miglior risultato, credo, che qualunque altro candidato abbia fatto contro Roberto Dipiazza che, non dimentichiamolo, è un recordman assoluto. La città che voleva il cambiamento si è fatta sentire, poi attorno a Roberto Dipiazza c'è una simpatia e un effetto che vanno oltre la politica: credo che questa sia stata la ricetta del suo successo, ma devo ringraziare tutti coloro che mi hanno appoggiato, anche chi al primo turno si era presentato separato”. “Eravamo sicuri di avere maggiori competenze da mettere in campo, maggiori idee ma le metteremo comunque a disposizione: poi spetterà alla maggioranza accettarle o meno”
Riguardo le manifestazioni no vax Russo ha ricordato come si tratti di un problema che riguarda “tutta la politica, non soltanto di chi governerà la città, così come è un problema il 60 per cento dei triestini e triestine che non si sono recati a votare, e questa e la dimostrazione che negli ultimi cinque anni, chiunque abbia governato, si è creato un solco tra la politica e la città”.
L'affluenza in Friuli Venezia Giulia tutto sommato ha retto, attestandosi al 41 per cento contro il 47 del primo turno, ma si tratta di numeri comunque bassissimi.
Si votava però in altre 64 città, fra le altre a Roma e Torino, che andranno invece al centro sinistra. Nella capitale il candidato del centro sinistra Roberto Gualtieri vince su Enrico Michetti del centro destra. Stessa situazione a Torino, dove Stefano Lorusso prevale su Paolo Damilano. In totale il centro sinistra, con l’eccezione di Trieste, conquista tutte le piazze più importanti del turno amministrativo.
Alessandro Martegani
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