Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

Avevano ammassato negli anni decine di veicoli in terreni non adibiti a discarica, mettendo a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini.
La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza di Muggia che, nel corso di un controllo ha scoperto due aree, di proprietà di una società nel settore dell’auto, in cui erano stati ammassati 67 automezzi, apparentemente in stato di abbandono, intestati alla stessa società.
Gli autoveicoli, privi di parti essenziali per la circolazione, non erano stati bonificati dalle parti in plastica, dai vetri e dai residui di olii esausti, ed erano stati depositati e lasciati per anni in balia delle intemperie, tanto da essere avvolti, in alcuni casi, dalla vegetazione.
I mezzi, ha sottolineato la Guardia di Finanza, hanno costituito e continuano a costituire “un grave pericolo per l’ambiente e il suolo”: con l’alternarsi delle stagioni e l’esposizione agli agenti atmosferici, alle alte temperature estive e alle basse temperature invernali, molte vetture hanno subito danni alla struttura e “potrebbero in qualunque momento causare la perdita di oli o altri liquidi altamente inquinanti per il suolo e per le acque sotterranee, comportando un potenziale pericolo per la salute umana e animale”.
I finanzieri del Comando Provinciale di Trieste hanno dunque posto sotto sequestro le due aree, e denunciato il titolare della società con l’accusa di aver adibito due aree di proprietà a discarica abusiva destinandole allo stoccaggio di rifiuti pericolosi senza le autorizzazioni previste dalla legge.

Alessandro Martegani