Per ora si è provveduto con un sequestro del sistema sonoro del campanile della parrocchia di Dolina da parte dell'Autorità Giudiziaria, che ha dato seguito alle proteste dei residenti locali per i continui e ripetuti scampanii che recavano disturbo. Una vicenda piuttosto strana ed originale; l'Ufficio alla Cultura del Comune di San Dorligo ha affermato che prima di arrivare a questo punto, sarebbe stato opportuno indire un incontro pubblico tra i paesani e l'amministrazione parrocchiale.
Il parroco locale, Klemen Zalar ha spiegato che il "contenzioso delle campane" è nato nel lontano agosto 2019 quando, nel corso di un temporale, un fulmine aveva colpito il campanile della chiesa danneggiandone completamente l'intero sistema di suoneria e di controllo dell'orologio; un grave danno costato alla parrocchia oltre 8.000 euro.
"A causa del malfunzionamento creato dal fulmine - ha aggiunto Zalar - è successo che qualche volta le campane hanno suonato senza preavviso e non agli orari consueti. L'orologio non ha funzionato per 6 mesi. I tecnici hanno progressivamente individuato i problemi e, dopo molteplici tentativi e verifiche, hanno provveduto a sostituire l'intero sistema".
In questo lasso di tempo un gruppo di persone ha approfittato per dare il via ad un’azione contro le campane, affermando che, il suono dei rintocchi dell'orologio e lo scampanio erano stati modificati e attivati intenzionalmente in vari momenti del giorno.
In seguito, si era giunti ad un accordo tra il parroco ed i firmatari della petizione, portando il saluto mattutino alla Vergine "Ave Maria" dalle 06:00 alle 07:00 ed escludendo i rintocchi notturni dell'orologio dalle 21:00 alle 07:00, facendo ridurre l'intensità dei rintocchi diurni dell'orologio al minimo, ha spiegato ancora Zalar.
I portavoce dei firmatari hanno però chiesto ulteriori modifiche agli orari dei rintocchi, mentre i parrocchiani lamentavano di non sentire più le campane; perciò, il parroco ha deciso di ritornare indietro, ripristinando tutto come all'inizio, ma trovandosi, per questo motivo, più volte nella caserma dei carabinieri in seguito alle segnalazioni di qualcuno per disturbo alla pubblica quiete.
Davide Fifaco