“Ce pensistu?” A che cosa pensi? È la frase presente nella home page di Facebook, e sarà disponibile anche in friulano, così come tutti i comandi e le funzioni della versione web del social network.
Da oggi, come comunicato dall’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, che con l’Associazione regionale per la lingua friulana ARLeF, Meta e Insiel ha curato la traduzione delle pagine, fra le lingue disponibili nelle impostazioni c’è anche la “marilenghe”.
Il progetto ha visto una prima realizzazione di stringhe in friulano da parte di Insiel, la società in house della Regione, per poi coinvolgere ARLeF per la messa a punto del progetto definitivo, “assicurando una traduzione di alta qualità e coerente con la terminologia del social network”. La versione friulana potrà essere per ora selezionata solo sulla versione web di Facebook, mentre per l'app per i cellulari e tablet, che hanno una scelta di lingue molto più limitata, bisognerà aspettare.
Parlando dell’iniziativa, l’assessore regionale alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha sottolineato come l’operazione non solo offra “la possibilità di parlare e leggere in friulano anche sul social network, ma testimoni la sensibilità di un'importante azienda a livello mondiale che comprende l'importanza di parlare ovunque e per qualsiasi attività il friulano. Era una sfida difficile a prescindere dalle risorse – ha aggiunto - non bastavano le competenze tecniche ma serviva grande entusiasmo, lo scatto in più è stata proprio la passione che ARLeF e Insiel hanno messo in questo progetto”.
“Difendere le lingue minoritarie come se fosse qualcosa da custodire in un museo è sbagliato - ha aggiunto l’assessore ai sistemi informativi Sebastiano Callari -: la lingua resta viva se viene utilizzata e deve coinvolgere le nuove generazioni. I giovani trascorrono molto tempo sui social e Facebook diventa quindi uno strumento da utilizzare per rafforzare il senso di identità dei friulani di tutto il mondo”.
Alessandro Martegani