Con la nomina dei nuovi vertici l’Università popolare di Trieste esce ufficialmente da un periodo di commissariamento durato più di un anno e mezzo.
Dopo il congedo da parte dei commissari guidati da Francesca Adelaide Garufi, il Consiglio di amministrazione, 5 membri nominati da Ministero degli esteri, Università degli studi, regione e Assemblea dei soci, ha indicato Emilio Fatovic come nuovo Presidente dell’Università Popolare di Trieste.
Fatovic espressione del Ministero degli esteri, classe 1948, nato a Zara, ha lasciato la città natale nel 1957 come, esule, passando per sette campi profughi. Una carriera come rettore e dirigente scolastico ha fatto anche attività sindacale per i lavoratori della scuola in Italia e ha avuto diversi incarichi a livello europeo.
Si tratta del primo presidente indicato direttamente dal Ministero degli esteri, e nelle sue prime dichiarazioni ha sottolineato come il nuovo incarico, giunto nel 120 esimo anniversario della nascita dell’Ente, “rappresenti grande onore e una grande opportunità e al tempo stesso l’approdo alle mie radici, per difenderle – ha aggiunto - nel fondamentale rispetto delle diversità e delle minoranze”.
Fra le priorità immediate Fatovic ha indicato “la verifica di tutti gli aspetti normativi riguardanti l’emergenza Covid 19 in vista della programmazione futura dell’Ente” ma anche “la valorizzazione del codice etico, l’attualizzazione dell’anima dell’Università Popolare di Trieste nel segno della trasparenza grazie al nuovo modello di Governance”.
L’ente esce infatti da un periodo non facile, che ha visto il commissariamento in seguito a uno sbilancio arrivato 670 mila euro, poi risanato dai commissari, e contrasti con l’Unione italiana per il sistema dei bandi per l’assegnazione delle risorse. Uno dei primi compiti del nuovo sistema di gestione sarà quindi anche quello di riportare serenità e prospettiva nelle attività dell’Università popolare di Trieste.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO