Sono 219 i nuovi contagi da coronavirus rilevati in Friuli-Venezia Giulia, su 4.627 tamponi eseguiti. Si registra anche il decesso di un anziano, ammalato di Covid-19, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale di Udine.
Sale a 6.855 il totale delle persone risultate positive al coronavirus in Friuli-Venezia Giulia dall'inizio della pandemia, di queste 2.282 si sono registrate a Trieste, 2.382 ad Udine, 1.422 a Pordenone e 727 a Gorizia.
Attualmente le persone infette sono 2.118, mentre con l'ultima vittima sale a 367 il totale delle persone decedute; di queste 199 provenivano dal territorio di Trieste, 82 da Udine, 75 da Pordenone e 11 da Gorizia. Salgono a 16 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre sono 76 i ricoverati in altri reparti.
Come di consueto le strutture più monitorate sono le residenze per anziani e le scuole. Nelle prime sono risultati positivi al covid un infermiere e quattro operatori a Trieste ed un altro operatore a Gorizia.
Sul fronte delle scuole sono stati trovati positivi al tampone uno studente di scienze infermieristiche di Ronchi dei Legionari, uno studente del Liceo Grigoletti di Pordenone, ed a Trieste uno della scuola Tarabocchia, uno della scuola Bergamas, uno della materna Stuparich ed un insegnante di scuola superiore.
Sempre nel capoluogo giuliano alcuni dipendenti dell'Ufficio tavolare di Trieste hanno contratto sintomi riconducibili al CoViD-19. La struttura è stata preventivamente chiusa "fino a data da destinarsi". A dare comunicazione è stata la Regione stessa. Oltre alla sintomatologia riscontrata in alcuni dipendenti, altri sono venuti a contatto con soggetti positivi al virus.
Sempre a Trieste, si è scelto il giorno di giovedì 29 ottobre come il "la giornata del vaccino" antinfluenzale. Si svolgerà al Molo Quarto per i medici che non opereranno in studio e saranno presenti anche tre pediatri per i bambini fino ai 6 anni.
Sul lato economico rischiano invece il tracollo le palestre di Trieste, con i corsi semideserti ed il crollo delle iscrizioni. C'è inoltre anche chi, tra i triestini, evidentemente crede poco nella pericolosità del virus: sul cavalcavia che porta in via Soncini, nel rione di Servola, per qualche ora era apparso uno striscione con la scritta "basta farsa virus".
Davide Fifaco