Anche la Giornata della Cultura slovena a Gorizia può diventare un terreno di divisione. È successo nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Gorizia, riunito ieri: all’inizio della seduta, svolta fra l’altro a distanza, il consigliere del Pd, David Peterin aveva ricordato la ricorrenza, venendo però interrotto dal capogruppo di Forza Italia Fabio Gentile, che ha sottolineato come il regolamento non prevedesse alcun intervento in avvio di seduta, e ha accusato il Pd di fare “propaganda politica”.
Ne è nato uno scontro, peraltro complicato dalla modalità della seduta, che ha costretto il presidente del Consiglio comunale, Luca Cagliari, ad intervenire.
Gli scontri su procedure e temi ideologici non sono certo una novità nei consigli comunali, e quello di Gorizia non fa eccezione, ma questa volta si tratta di una questione strettamente connessa da una parte al tema della convivenza e del rispetto fra differenti culture in una città come Gorizia, dall’altra al fatto che nel 2025 le due città, Nova Gorica e Gorizia, saranno capitali europee della cultura.
“Si è trattato, - ha detto il capogruppo del Pd Marco Rossi – di un episodio indecoroso, e antistorico: Peterin stava semplicemente ricordando all'aula che l’8 febbraio era il Giorno della Cultura slovena, un messaggio doveroso nel momento in cui Gorizia, con Nova Gorica, sarà nel 2025 Capitale europea della Cultura”. “Sinceramente mi attendo le scuse da parte del capogruppo di Forza Italia Gentile, e mi piacerebbe anche sapere – ha aggiunto - se Forza Italia e il sindaco Ziberna condividono questo comportamento che svilisce il riconoscimento da poco conquistato a livello europeo”.
Le scuse da parte di Fabio Gentile però non arriveranno, visto che il capogruppo di Forza Italia ribadisce di aver solo chiesto il rispetto del regolamento: “Non è previsto che si possano fare interventi di questo tipo in avvio di seduta – spiega -. Purtroppo spesso il Consiglio comunale di Gorizia assomiglia a una casbah o a un mercato, piuttosto che a un’assemblea di un organismo istituzionale. Io ho solo chiesto con decisione il rispetto delle regole, come era mio dovere fare. Il contenuto dell’intervento non c’entra nulla- ha spiegato - nonostante tentativo del Pd di strumentalizzare l’episodio a fini politici.”
Sulla vicenda però è intervenuta anche la senatrice del Pd, ed esponente della minoranza slovena in Italia, Tatjana Rojc che ha definito “Davvero triste e sconfortante quanto avvenuto nel Consiglio comunale di Gorizia”, parlando di “un episodio anti sloveno che sembra riportarci indietro ai tempi delle contrapposizioni ideologiche e delle intolleranze. Non dovrebbe esserci nulla di più naturale che ricordare a Gorizia la festa nazionale della cultura slovena, anniversario della nascita di un poeta come France Prešeren”.
“Questa è una festa che unisce le due città che assieme saranno Capitale europea della Cultura, perciò – ha concluso la senatrice Rojc - spero finisca presto nell’oblio il brutto episodio e si torni al lavoro per le cose serie”.
Alessandro Martegani