“Abbiamo appreso la notizia dell'archiviazione con grande amarezza e mortificazione”, questo il commento a caldo della presidente dell’ANPI di Gorizia Anna Di Gianantonio alla quale abbiamo chiesto di commentare l’ordinanza di archiviazione del procedimento giudiziario relativo ai due consiglieri comunali Fabio Gentile e Serenella Ferrari, accusati di aver violato gli articoli 4 e 5 della legge Scelba, che sanzionano condotte individuali quali l’apologia del fascismo ed il compimento di “manifestazioni fasciste”, per la loro partecipazione alla commemorazione che l’Associazione Decima Mas ha organizzato nel 2018 presso la lapide agli impiegati deportati in Jugoslavia presso il municipio cittadino.
”Noi come ANPI, ma penso di esprimere il pensiero di tutti gli antifascisti, rimaniamo sconcertati davanti al fatto che in una sala del consiglio comunale, e quindi in una sala pubblica, di una città medaglia d’oro della Resistenza si possano cantare inni della X Mas, sapendo che cosa fu: una formazione di fanteria creata in funzione antipartigiana e antifascista al soldo dei nazisti", ha spiegato, "inoltre non capiamo come sia tollerabile il fatto che nella stessa aula si possano fare saluti romani, che il GIP ha definito gesti folcloristici. Lo abbiamo appreso da poco e quindi vedremo come reagire. Questa ordinanza, comunque, rafforza la nostra decisione di partecipare alla manifestazione organizzata questo sabato contro il ricevimento in Comune della Decima Mas”.
Una contestazione, quella dell'ANPI, contro la partecipazione delle istituzioni alla cerimonia che da ventisette anni l'Associazione Decima Mas organizza in città.
“Noi non abbiamo mai messo in discussione il fatto che la Decima Mas possa deporre una corona sotto una lapide che, a differenza di quello che recita l’ordinanza, non è dedicata ai combattenti di questa formazione ma agli impiegati del Comune deportati, perché la Decima Mas ha un suo monumento presso il cimitero centrale di Gorizia”, spiega la Di Gianantonio, “contestiamo il fatto che le autorità ricevano un’organizzazione che era agli ordini del Terzo Reich nazista, visto che non credo si possa celebrare oggi in Europa una formazione di questo genere”.
Barbara Costamagna