Foto: Reuters
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La giunta comunale di Gorizia non ha concesso il patrocinio al Gay Pride del Friuli Venezia Giulia, che si svolgerà fra maggio e settembre a Gorizia e Nova Gorica.
Il sindaco Rodolfo Ziberna ha assicurato che non si tratta di una scelta dettata da un pregiudizio: “In una società civile e democratica - ha detto - ognuno deve sentirsi libero di amare chi vuole, ma ostentare provocatoriamente determinate scelte sessuali a scapito di altre è un'altra cosa. Il Gay Pride - ha aggiunto - non è un evento che abbatte i muri ma li alza, perché cerca di separare gli omosessuali dagli altri, anziché considerare la loro condizione assolutamente normale”. “Una vera lezione di rispetto verso la diversità di opinioni arriva invece dalla Capitale europea della cultura 2025, ovvero dai Comuni di Gorizia e di Nova Gorica - ha concluso - che hanno idee diverse sul Gay pride, ma vengono rispettate. Questo significa abbattere realmente i muri mentali”.
A Ziberna ha replicato il capogruppo del pd in consiglio regionale Marco Rossi: “Divisivo non è il Pride ma Ziberna - ha detto -: è lui che, mostrando una volta di più la propria inadeguatezza politica a guidare la città simbolo dell'abbattimento dei muri, li alza ogni volta che può, crea tensioni e divisioni e vede pericoli ovunque”.
(Red)