“Comunisti”, “Viva l’Istria”, e anche “Tito Boia”: le vicende dell’Esodo sono evidentemente ancora un nervo scoperto nella città di Trieste, tanto da far scoppiare una bagarre in pieno Consiglio comunale, su un tema che apparentemente non dovrebbe ormai fornire motivo di scontro.
All’ordine del giorno della seduta di ieri sera c’era il via libera a un contributo di 80mila euro per l’Irci, l’Istituto regionale della cultura istriano fiumano dalmata, per sostenere le spese di trasferimento nel Magazzino 26 di tutti gli oggetti appartenuti agli esuli, attualmente custoditi nel Magazzino 18 del Porto vecchio.
Una questione che sembrava poter filare via liscia, ma che si è trasformata in bagarre quando il centro sinistra ha annunciato la propria astensione, perché si prevedeva il trasferimento nella struttura del Porto vecchio anche del Museo della civiltà istriana di via Torino.
La reazione del centro destra è stata durissima: l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi ha parlato di “un’astensione politica vergognosa”, e verso i componenti dell’opposizione, centro sinistra e 5 Stelle, sono volate parole pesanti, con accuse di sottovalutare la vicenda dell’Esodo, strumentalizzazione politica, e riferimenti al comunismo. Il consigliere di Forza Italia, Bruno Marini, è stato anche sentito gridare “Tito Boia!”. "È stata - ha confernato lo stesso Marini - una dichirazione provocatoria ma del tutto voluta, perchè ho trovato l'astensione inaccettabile su un tema che dovrebbe vedere tutti uniti".
Sia come sia, sembra che a Trieste sul tema dell’Esodo non sia ancora possibile un confronto sereno fra il centro destra e l’opposizione in Consiglio Comunale.
“Nessuno era contrario al finanziamento per il trasferimento al Magazzino 26 – ha spiegato Fabiana Martini del Pd -, ma la maggioranza proponeva anche il trasferimento del museo di via Torino da una zona centrale, sede su cui la precedente amministrazione aveva investito molto, al Porto Vecchio, che attualmente è decentrato. La reazione del centro destra e le accuse d’insensibilità alle vicende dell’Esodo sono dunque del tutto fuori luogo e prive di fondamento”.
“Mi sembra che ieri si sia scritta una brutta pagina del Consiglio comunale di Trieste – ha detto Alberto Polacco di Forza Italia -: l’astensione dell’opposizione ci lascia a dir poco perplessi ed è evidente che ha toccato delle sensibilità provocando anche delle reazioni. Si trattava di metter in sicurezza i beni del Magazzino 18, e mi sembra chiaro che l’atteggiamento dell’opposizione sia stato interpretato come un segnale politico”.
Alessandro Martegani