Continua a far discutere l’operazione che dovrebbe portare la Cassa di Risparmio di Bolzano, o Südtiroler Sparkasse, già oggi prima azionista di CiviBank, ad acquisire il controllo della banca di Cividale.
CiviBank, l’ultima banca indipendente del Friuli Venezia Giulia, legata anche alla comunità slovena della regione, aveva considerato l’operazione ostile, ma molti azionisti istituzionali, fra gli altri anche Friulia, società finanziaria controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, avevano deciso di vendere le proprie azioni e accettare l’offerta.
Ora è in corso l’operazione sulle azioni dei piccoli risparmiatori, che si concluderà a inizio maggio: Sparkasse sarebbe riuscita ad assicurarsi finora il 35 per cento delle azioni, ma, ha confermato il consiglio di amministrazione di CiviBank in un incontro con gli azionisti sloveni, non è detto che raggiunga il 45 per cento, quota obiettivo per acquisire il controllo della banca. Bisognerà vedere quanti dei quattromila piccoli azionisti, che rappresentano la maggior parte del capitale della banca, venderanno le proprie quote.
Le riserve sull’operazione riguardano da una parte i programmi di sviluppo, e dall’altra il rischio di perdita di autonomia dell’ultima banca legata al territorio della regione e punto di riferimento per la comunità slovena: la dirigenza della banca di Cividale non sembra fidarsi delle rassicurazioni da parte della dirigenza di Bolzano sull’intenzione di mantenere "un'adeguata autonomia".
La questione è anche diventata politica, proprio per la decisione di Friulia, controllata dalla regione, di appoggiare la banca altoatesina: Francesco Russo, esponente del Pd e vicepresidente della Consiglio regionale, ha definito l’operazione “un grosso rischio per tutto il sistema regionale: per quante rassicurazioni possano essere fornite nell'immediato – ha aggiunto - è evidente che, col tempo, il baricentro decisionale verrà spostato sempre più a Bolzano”. "Mi sarebbe piaciuto – ha concluso - vedere una presa di posizione netta da parte della politica regionale, a partire dal Presidente Fedriga, a difesa dell'indipendenza di CiviBank: non solo non c'è stata ma, anzi, la Regione attraverso il suo braccio finanziario Friulia, ha deciso di aderire all'Opa. Una scelta strategicamente incomprensibile”.
Contrario all’operazione anche l’ex presidente della regione e attuale consigliere di amministrazione di CiviBank, Riccardo Illy, secondo il quale da parte dei vertici di Sparkasse “c'è la volontà d’incorporare presto o tardi CiviBank: coloro che tengono all'autonomia di CiviBank e ritengono utile poter contare ancora su una banca di territorio – ha concluso - farebbero bene a non vendere le azioni”.
Alessandro Martegani