Ridurre i servizi per pagare le bollette: è una scelta che a breve potrebbero dover compiere anche i comuni italiani, e il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione.
Quasi tutte le amministrazioni comunali avevano infatti aderito alla campagna dell’Anci, l’Associazione comuni italiani, contro il caro bollette, spegnendo simbolicamente per una notte le luci di monumenti e palazzi pubblici. A Trieste il sindaco Roberto Dipiazza ha deciso di spegnere le luci del palazzo del municipio in piazza Unità, lo stesso ha fatto a Gorizia il sindaco Rodolfo Ziberna, che ha spento la facciata del Castello e gli uffici municipali e anche a Monfalcone la sindaca Anna Maria Cisint ha oscurato la Rocca.
I comuni però chiedono provvedimenti concreti, anche perché i rincari rischiano di trasformarsi in un aggravio di spesa di milioni di euro per le amministrazioni comunali, che potrebbero anche essere costrette o ad aumentare le imposte o, soluzione più probabile, a tagliare alcuni servizi.
Il sindaco Ziberna in particolare ha rivolto un appello al premier Draghi e a una serie di altri soggetti chiedendo “una moratoria per il 2022 per le bollette di gas ed energia elettrica di famiglie e attività economiche”. “I tempi stringono – ha detto Ziberna - e per famiglie ed imprese si avvicinano le scadenze per il pagamento delle bollette che molti non riusciranno ad onorare”. La proposta è di sospendere il pagamento delle bollette per almeno di 12 mesi, se non di 24, con rateizzazioni nel 2023 e 2024.
Insieme ai sindaci di Monfalcone, Anna Maria Cisint, e di Cormons, Roberto Felcaro, è stato poi ribadita al premier Draghi, la necessità di uno stanziamento per alleviare il peso delle bollette di famiglie e imprese, ma anche per salvare i bilanci dei Comuni, consentendo anche di utilizzare immediatamente una quota dell'avanzo di gestione per le spese correnti, ed evitare un taglio dei servizi.
Secondo le ultime stime, il caro bollette, che ha effetti su quasi ogni aspetto della vita quotidiana dei cittadini, potrebbe costare alle famiglie e alle amministrazioni italiane 38 miliardi e mezzo di euro, con una media di quasi 1500 euro di spese in più a famiglia.
Alessandro Martegani